Una malattia degenerativa vissuta nel silenzio e che lo ha portato a stare lontano dalle scene, costringendolo a parlare pochissimo. A raccontare gli ultimi anni di vita difficili di Franco Battiato è Orazio Barbarino, parroco di Linguaglossa, amico del "maestro". «Alle 15 di ieri gli ho rivolto il Sacramento dell’unzione degli infermi, mi sono fermato con i suoi cari sino alle 16 e 15, poi sono andato via. Stamattina la notizia della morte di Franco avvenuta dieci minuti dopo le 5..:».
«Con Franco condividevo tante idee - ricorda padre Barbarino - lui andava alla ricerca della verità e lo fa faceva continuamente, in ogni cosa. Il suo verbo era sperimentare, era uno che cercava bellezza ed essenzialità e in tutto questo ci metteva una grande umiltà».
L’ultimo periodo di vita di Franco Battiato è stato duro per via di una malattia degenerativa che lo ha devastato: «Da tempo non usciva più, da quando combatteva con una malattia degenerativa che lo aveva costretto a parlare pochissimo - racconta il sacerdote - credo che la sua ultima uscita in pubblico sia stata quella del mese di settembre del 2017, fu in occasione del premio 'Etna' che gli fu consegnato a Linguaglossa. Fu quando inciampò mentre era sul palco. Da allora per lui è stato un calvario combattere con la malattia. Eravamo amici e spesso io andavo a trovarlo a villa Grazia».
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