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Torna il pomeriggio in tv con Michele Cucuzza: da catanese, parlerò anche del Sud

Michele Cucuzza

ROMA. Per anni i suoi pomeriggi sono stati tra i più seguiti dai telespettatori italiani, sulla Rai.

Ora dopo uno stop di qualche anno Michele Cucuzza da lunedì ritorna sullo schermo ma su Telenorba, tutti i giorni per tre ore, dalle 16 alle 19, con il contenitore 'Buon Pomeriggio':

«Una finestra di cronaca e di attualità aperta dalla Puglia verso tutto il Sud». «Dalle inchieste scomode con inviati in ogni regione alla leggerezza». Ospiti famosi in studio ed esperti di alimentazione e salute. «Parleremo di animali, giardinaggio, arredamento, tasse, pensioni e questioni legali. Ma anche di arte, bellezza, sapori e cucina mediterranea».

Davvero una vita in diretta quella del giornalista, scrittore e conduttore catanese (figlio di un noto vulcanologo e docente universitario) tra i più garbati popolari della tv del servizio pubblico (vi entrò all'inizio degli anni 80 dopo un'esperienza a Radiopolare che ha contribuito a fondare insieme ad illustri colleghi come Piero Scaramucci). Cucuzza a 60 anni torna a strizzare gli occhi azzurri che un tempo hanno fatto sognare tante signore e a dialogare con il pubblico con quel tono pacato e non urlato che ne hanno fatto la sua carta di identità, su una tv locale, grazie al digitale terrestre visibile comunque su tutto il territorio nazionale. Il suo nuovo programma, «Buon pomeriggio», andrà in onda sull'emittente pugliese Telenorba.

La stessa che, qualche mese fa, aveva accolto Michele Azzalini, l'ex capostruttura Rai. Gli anni d'oro della conduzione del Tg2, e anche da inviato all'estero, realizzando servizi, collegamenti e speciali dalla Francia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Arabia Saudita, Stati Uniti, India, poi alla guida della Vita in diretta e di Unomattina sembrano lontanissimi. Di Michele Cucuzza negli ultimi anni il pubblico televisivo sembrava aver perso, salvo qualche apparizione sporadica (Rai1 Mission nel 2013, fu ospite di Mi è sembrato di vedere un Blob nel 2014).

Per il resto collaborazioni e il lavoro a Radio1. I temi trattati in questa «finestra pomeridiana sul mondo» spazieranno racconta «dalla politica al costume, dal sociale alla cronaca rosa o nera, ma non abbiamo nessuna intenzione di ricalcare altri programmi di reti nazionali. Buon Pomeriggio avrà uno stile tagliato su misura, si caratterizzerà per il suo forte legame con il territorio. Ogni giorno, saremo collegati con Mary De Gennaro che mi affiancherà nella conduzione con un luogo della Puglia, del Molise, della Basilicata e della Calabria. Dalle città più importanti, dare voce a personaggi e alle sue istanze in ogni luogo. Racconteremo le cose belle, ma anche quelle che non vanno al sud. Una particolare attenzione sarà dedicata all'alimentazione. Ogni giorno, in una vera e propria cucina allestita nello studio, ci saranno all'opera chef stellati ma ci teniamo in particolare alle nostre cuoche casalinghe. Cucineranno le ricette tipiche del sud, la cucina mediterranea ci sveleranno i segreti. Avremo in studio nutrizionisti ed esperti che consiglieranno sulla corretta alimentazione». Nel corso del programma ci sarà inoltre un spazio riservato alle giovani coppie convolate a nozze da qualche anno:

«Ieri sposi».

Verranno a raccontarci, la loro esperienza, e rivivranno quelle emozioni tramite video che vedrete saranno ultra sofisticati, grazie alle nuove tecnologie ci portano dei filmati incredibili. Cucuzza ricorda la rassegna stampa speciale.

In collegamento dallo studio di Piazza del Parlamento a Roma, il giornalista e scrittore Pino Aprile, "ci darà una rilettura dei fatti del giorno di quotidiani e tg, vista dal sud. Ogni venerdì, invece, sarà in studio con noi per la sua rubrica Terroni! dove verranno approfondite le tante ingiustizie perpetrate ai danni del meridione d'Italia. Ma anche riscoperta di un nuovo orgoglio di essere meridionali".

Lei Cucuzza è stato tra i volti più conosciuti dal pubblico della Rai, non le manca essere su una tv generalista?

"Ci sono le stagioni della vita. Sono stati anni di grande fermento. Mi considero un uomo privilegiato". "Ora sono molto contento di questa nuova sfida, è interessante accendere i riflettori sull'Italia del sud. Io sono originario di Catania, poi ho vissuto tanti anni a Milano, prima di essere chiamato a Roma. Del meridione si parla troppo poco, più spesso se ci sono fatti gravi di cronaca, di collusione, di mafia. Ma tutto il sud ha una storia di tradizioni secolari ovunque si percepisce la cultura".

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