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Cannes, Palma d'oro ad Audiard. Nessun premio agli italiani

Dheepan, che uscirà anche in Italia tra i titoli di Cinema di Valerio De Paolis distribuito da Bim, non ha deluso le attese facendo immergere lo spettatore in una storia solo apparentemente lontana

CANNES. Tre anni dopo Un sapore di Ruggine e Ossa e cinque anni dopo l'esordio folgorante di Un profeta, che vinse il Grand Prix della giuria, il talento di Jacques Audiard è tornato in competizione a Cannes e ha vinto la Palma d'oro. Dheepan, che uscirà anche in Italia tra i titoli di Cinema di Valerio De Paolis distribuito da Bim, non ha deluso le attese facendo immergere lo spettatore in una storia solo apparentemente lontana.

L'Italia resta a bocca asciutta: il Palmares del Festival di Cannes 2015 non contempla alcun premio per il nostro cinema, nonostante i tre film in concorso: Il racconto dei racconti - Tale of tales di Matteo Garrone, Mia madre di Nanni Moretti e Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino.

Il regista vincitore mette in scena una famiglia 'di comodò dello Sri Lanka alle prese con l'immigrazione in Europa. La prima immagine è un villaggio messo a fuoco, guerriglieri e cadaveri bruciati, l'ultima (un happy end che è una trappola che si poteva evitare) un pic nic felice in Gran Bretagna. Dentro almeno due guerre: quelle nazionaliste, lui è un ex combattente tamil, e quelle delle banlieue francesi, in un inferno che sembra non finire  mai. E i problemi di integrazione: lo choc culturale («i francesi dicono cose che capisco ma a me non fanno ridere, loro invece si aspettano che io rida»), la ricerca del lavoro, la scolarizzazione della bambina, i soprusi, i dettagli del
quotidiano.

In piena guerra civile nello Sri Lanka, il soldato Dheepan dopo torture, la perdita della moglie e dei figli, decide che il tempo della rivolta per lui è finito e cerca documenti per espatriare. In un campo profughi una giovane spera di raggiungere i cugini in Gran Bretagna, ma serve il passaporto, un marito e una figlia. I documenti sono quelli dei morti, il 'fintò marito lo trova in Dheepan, la 'fintà figlia, 9 anni, la scova nella tendopoli prendendola ad una mamma che ne ha altri da far sopravvivere. Il viaggio in barcone e poi la
richiesta d'asilo politico in Francia. A Parigi Dheepan finisce per trovare lavoro come guardiano in un casermone della banlieue, terra di nessuno, dominata da gang di spacciatori e dove non si vede l'ombra di un poliziotto. Non si perde d'animo, vuole integrarsi. La ragazzina non parla una parola di francese, viene inserita in una classe apposita insieme ad altri migranti e scoprirà che anche tra ragazzini non è facile fare amicizia,  la 'mogliè troverà lavoro ben pagato per accudire un anziano, dalla cui casa uno dei giovani boss della droga governa il suo traffico. Sembra l'inizio di una nuova vita, ma sta per scoppiare la guerra tra bande e gli incubi del passato tamil sono pronti a riemergere nella mente di Dheepan. Il protagonista, Antonythasan Jesuthasan, è stato arruolato a
16 anni tra le tigri Tamil per diventare un ragazzo soldati. Fuggito dopo alcuni anni è riuscito a raggiungere la Francia nel '93 e a chiedere asilo politico che gli è stato concesso quando  aveva 25 anni. Ha fatto tanti lavori, impiegato nel supermarket,cuoco, portiere in un hotel a EuroDisney. Oggi scrive romanzi sul suo Paese.

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