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Montesano e Baudo al Sistina: sul palco le nostre risate amare sull'Italia

Un viaggio piacevole e divertente nella storia del Paese, quella politica e quella di costume, condita da un pizzico di satira, con un sapore agrodolce su quello che eravamo e su quello che siamo oggi

ROMA. Da Aggiungi un posto a tavola a Roma nun fa la stupida stasera, passando per Un Bacio a mezzanotte e Domenica è sempre domenica. C'è tutta la storia del musical italiano in Sistina Story, il jukebox Musical, per dirla alla maniera degli inglesi, che ha debuttato nello storico teatro romano. Con una coppia d'eccezione: Enrico Montesano, mattatore e padrone del palcoscenico da par suo, e Pippo Baudo, a suo agio nei mai dismessi abiti da presentatore, con tanto di cartelletta d'ordinanza.

Un viaggio piacevole e divertente nella storia d'Italia, quella politica e quella di costume, condita da un pizzico di satira, con un sapore agrodolce su quello che eravamo e su quello che siamo oggi. Tra un brano di Rugantino e uno di (Malgrado tutto) Beati voi! si ricorda lo sbarco sulla Luna, la costruzione di via Sistina, ma anche Tangentopoli e l'attacco dell'11 settembre. Ma il cuore dello spettacolo sono i ricordi e gli aneddoti legati al Sistina, che Montesano sciorina senza tregua tra scherzi, gelosie ed errori sconosciuti ai più. Un tuffo nel passato, nel dietro le quinte del teatro che Garinei e Giovannini resero grande e nel quale passarono tutti i più grandi.

Sulle quinte scorrono le foto di Aldo Fabrizi, che - racconta Montesano, lui che per quasi 30 anni ha vissuto su quel palcoscenico e con il commendatore divise il palco per Rugantino - arrivava in teatro carico di pandori per la «merenna» o che nei panni di Mastro Titta si divertiva a sconvolgere il copione con battute non previste, di Delia Scala, di Nino Manfredi e di Marcello Mastroianni, che per dire sì a un film mai realizzato di Federico Fellini, anche lui habituè del teatro, pagò una salata multa e abbandonò i panni di Rodolfo Valentino in Ciao Rudy.

E poi Macario che accettò di essere affiancato da un giovane e sconosciuto Gigi Proietti, per poi «pentirsene» una volta resosi conto del successo ottenuto dal debuttante. Scherza Baudo colto di sorpresa dal primo applauso, appena salito sul palco: «Amici, sono tutti amici in trasferta obbligatoria». E in effetti c'è il pubblico delle grandi occasioni in platea. Jhonny Dorelli, più volte citato in scena, e Gloria Guida; Renzo Arbore; Pierfrancesco Pingitore e Michele Guardì, Fabrizio Del Noce, Gianni Letta, Valeria Marini, Max Tortora, Maurizio Micheli, solo per citarne alcuni. Lo spettacolo, diretto da Massimo Romeo Piparo, è in scena fino al 19 ottobre.

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