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Omicron 5 resiste al caldo, la crescita dei contagi durerà 2 mesi

L'ondata di Coronavirus, spinta dalla variante Omicron 5, vedrà il picco dei contagi nella seconda parte di luglio. Un'anomalia, rispetto agli altri ceppi che in estate, invece, calavano la loro aggressività. Perché Omicron 5 resiste al caldo?

Omicron resiste al caldo

Omicron 5 è molto contagiosità e proprio questo aspetto fa si che il virus si propaghi anche all'aperto dove si vive maggiormente nella stagione estiva. Il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, ha sottolineato come la grande contagiosità sia dimostrata anche dalla capacità di colpire chi è già stato contagiato. “Abbiamo percentuali di reinfezioni all’8,4%, ricordo che nel periodo in cui circolava Delta eravamo al 2%” e poi fa presente che c'è anche "un incremento virale per il venir meno delle misure di protezione”.

Omicron 5, picco a luglio

Per capire quanto duri occorre osservare quello che è accaduto in Portogallo uno dei primi paesi ad essere stato colpita dalla variante. La curva dei contagi è risalita e poi scesa in 2 mesi, quindi se in Italia i contagi sono aumentati vertiginosamente dall’inizio di giugno quindi ci si aspetta che per la fine di luglio il numero di casi torni a calare. Secondo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società di malattie infettive è difficile "stabilire quanto durerà, ma certo non è un’ondata che sarà fermata dal caldo e in estate continueremo ad avere tanti casi”.

Omicron 5, meno grave delle altre varianti

Omicron 5, rispetto alle altre varianti sembra avere sintomi meno gravi e ciò, secondo gli esperti, avviene perché il virus è cambiato, aggredisce maggiormente le vie aeree superiori e non scende nei polmoni. Il problema maggiore riguarda le persone fragili, chi soffre di patologie croniche e gli anziani, che possono ancora sviluppare forme gravi.

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