Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

"Scarichi un'App per sbloccare la carta di credito", nuova truffa online

Una nuova truffa online sta facendo cadere nella rete diversi utenti. Questa volta lo stratagemma consiste nell'invio di una serie di messaggi sul cellulare della vittima, facendo credere che le comunicazioni giungono da parte di Poste Italiane.

La truffa dell'App

Nell'sms viene indicato che è stata bloccata una carta di credito per mancanza di sicurezza e per poterla riattivare, la vittima deve scaricare un'App e alcuni link. Attraverso i download e altre operazioni online vengono, però, inseriti alcuni dati sensibili tra cui il codice Iban del conto corrente.

I truffatori, a quel punto, riescono a entrare in possesso di alcuni elementi importanti per provvedere a sottrarre denaro alla vittima e non contenti di ciò, al termine delle procedure, chiedono di effettuare una prova di bonifico dell’importo di 10mila euro. La vittima, ignara della truffa, segue le indicazioni e in un momento vede addebitarsi la cifra. Il trasferimento è avvenuto realmente.

L'ultima truffa del genere è avvenuta nel Parmense dove una 32enne, accortasi dell'ammanco di denaro ha segnalato l'accaduto ai militari che hanno preso contatti con vari uffici delle Poste, riuscendo a bloccare il denaro in uscita e di riaccreditarlo sul conto.

Truffe online, come difendersi

I consigli per difendersi sono sempre gli stessi. Intanto, mai fidarsi di comunicazioni allarmistiche, senza aver fatto i dovuti controlli. Occorre verificare gli indirizzi: i link forniti potrebbero essere diversi da quello del proprio fornitore di servizi o della banca. Poi occorre controllare i testi: se vi sono errori oppure la sintassi appare poco scorrevole, meglio dubitare. Non fornire dati: nessuna banca e nessuna azienda seria chiede ai propri utenti di fornire i propri dati personali o gli estremi di carta di credito per operazioni banali, come l'aggiornamento del proprio profilo oppure l'applicazione di uno sconto. E quando si verifica un ammanco o movimenti sospetti, di solito la comunicazione è telefonica, con la richiesta di recarsi alla filiale più vicina. Se si sospetta che i propri dati siano stati rubati, si cambino velocemente le proprie password, allertando poi il fornitore dei servizi o l'istituto di credito. Indispensabile è attivare anche l'autenticazione a due fattori che prevede, oltre all'inserimento di user e password, anche dei codici di verifica che vengono inoltrati su dispositivi secondari o via sms.

Caricamento commenti

Commenta la notizia