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Green pass, verso la proroga per chi ha fatto il booster. Più facile viaggiare in Europa

Mentre l’Unione Europea si prepara ad abbandonare la mappa del contagio, dando maggiore importanza allo status personale del cittadino (vaccinazione completa, guarito dal Covid oppure dotato di tampone) e non l’area di provenienza, ecco che in Italia il governo valuta la proroga del green pass, oltre i sei mesi, per chi ha fatto il booster.

Dall'1 febbraio, in Italia la scadenza di tutti i certificati verde sarà ridotta da nove a sei mesi. La somministrazione delle terze dosi in Italia è iniziata ai primi di ottobre e quindi, con la scadenza a sei mesi, i green pass saranno validi solo fino a marzo. Questo vuol dire che tra poco tempo c'è chi avrà il certificato verde scaduto e non essendo prevista una quarta dose ecco che i tecnici del ministero della Salute stanno lavorando per una proroga della certificazione per chi è coperto da tre dosi.

In questi giorni, nel frattempo, la Ue sta vagliando nuove norme, uguali per tutti i Paesi europei, per gli spostamenti interni con l'invito a non tenere conto (come fanno alcuni Paesi) del variare della mappa dei contagi dell'Ecdc. Quindi per spostarsi in Europa sarà sufficiente avere un green pass, valido 9 mesi, da vaccino, da guarigione o da tampone (effettuato nelle ultime 24 ore e non 48).

Intanto, oggi il direttore dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità in Europa, Hans Kluge, ha dichiarato a La Presse che la variante Omicron del nuovo coronavirus, che potrebbe contagiare il 60% degli europei entro marzo, ha avviato una nuova fase della pandemia nella regione e potrebbe avvicinarla alla sua fine. "È plausibile che la regione si stia avvicinando alla fine della pandemia", ha affermato Kluge, invitando comunque alla cautela a causa della versatilità del virus.

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