Mentre la Regione lavora sui Comuni siciliani che andranno in zona arancione e dove le lezioni ripartiranno solo a distanza, i sindaci fanno il primo passo.
Sant'Agata: scuole chiuse fino al 16
La prima ordinanza è arrivata da Sant'Agata di Militello, dove si registra un boom di contagi. Secondo gli ultimi dati, gli attuali positivi al tampone molecolare nel comune del Messinese sarebbero 120. Una condizione che ha spinto il primo cittadino, Bruno Mancuso, ad emettere ordinanze congiunte con tutti i sindaci del distretto che riguardano le scuole ma non solo.
«Vista l’ondata di contagi da Covid e relative varianti che sta interessando anche il distretto di Sant’Agata di Militello - si legge in una nota -, i cui numeri sono difficilmente valutabili ma estremamente preoccupanti per la percentuale elevatissima di positivi che viene individuata tra i soggetti in età scolare; d’intesa con tutti i sindaci del distretto, si è ritenuto di emettere ordinanze congiunte di differimento della ripresa dell’attività scolastica al 17 gennaio 2022 per tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi asili nido, pubblici e privati. Chiusi fino al 16 gennaio anche circoli ricreativi e ludoteche. Successivi provvedimenti saranno adottati in base all’andamento dei contagi».
«Nei giorni scorsi si è registrato un ulteriore aumento dei soggetti positivi nel nostro comune. Pare che nessuno abbia una sintomatologia importante - sottolinea il sindaco - e non ci risultano persone ricoverate. L’incremento delle positività nei soggetti giovani e di età scolare ci ha indotti ad un differimento della ripresa delle lezioni in presenza, con attivazione della Dad, al 17 gennaio 2022, in attesa di valutare l’evoluzione dei contagi», ha ribadito Mancuso in un post sul suo profilo Facebook.
Con Sant'Agata altri Comuni dei Nebrodi
La mossa di Sant'Agata Militello seguita dai comuni dei Nebrodi, come detto dallo stesso sindaco Mancuso. A fronte dell'ondata di contagi da Covid 19 alcuni sindaci di Comuni siciliani del distretto dei Nebrodi hanno deciso di posticipare il ritorno sui banchi al 17 gennaio. Si tratta nello specifico di Capo d'Orlando, Capri Leone, Frazzanò, Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Mirto, San Marco d'Alunzio, Alcara Li Fusi, Tortorici, San Salvatore di Fitalia, Acquedolci, San Fratello, Caronia, Naso, Castell'Umberto, Torrenova e Ucrìa, oltre ovviamente a Sant'Agata. Nei provvedimenti comunali è prevista la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado compresi asili nido e scuole provate. Mentre fino al 16 gennaio chiusi anche circoli ricreativi e ludoteche.
I sindaci del comprensorio tirrenico-nebroideo, ricadenti nel distretto sanitario di Sant'Agata Militello, decidono norme restrittive per le scuole di ogni ordine e grado, pur di evitare un ulteriore balzo in avanti dei contagi da Covid19. Dopo aver inviato una lettera al prefetto di Messina e alla procura di Patti, nella quale si denuncia «l'insostenibile situazione di stallo in cui si trovano i servizi sanitari per la gestione dell’emergenza coronavirus», quest’oggi hanno emanato singole ordinanze per posticipare al prossimo 17 gennaio il ritorno in classe. «Una situazione che sta diventando ingestibile - dice il sindaco di Naso, Gaetano Nanì - ricevo giornalmente telefonate da concittadini che spontaneamente si chiudono in isolamento perché positivi e a cui l'Asp non riesce a garantire tamponi e tracciamenti. Nella mia città siamo a oltre 50 positivi e più di 60 tra quarantene e isolamenti, numeri importanti e destinati purtroppo ad aumentare». «Il ritorno a scuola in queste condizioni è una vera follia - ammette il primo cittadino di Torrenova Salvatore Castrovinci - considerato lo stato del sistema sanitario della nostra provincia. Personalmente non sarò complice di un modus operandi altamente svantaggioso per i cittadini, Asp e Usca hanno una mole di lavoro sovradimensionata rispetto all’attuale assetto. Chiediamo più medici e paramedici, ma anche l'attivazione di una cabina di regia con il supporto di esperti informatici che possa rendere fluido ed efficace il caricamento dei dati necessari per la gestione di contatti, isolamenti e positivi».
A Trappeto scuole chiuse fino al 22
Anche nel Palermitano la variante Omicron circola incessantemente.
Con un’ordinanza il sindaco di Misilmeri ha disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio sino al 14 gennaio. La decisione è stata presa da Rosario Rizzolo «in via precauzionale e prudenziale, al fine di contrastare la diffusione del Covid-19 verosimilmente conseguente alla concomitante presenza di persone alla ripresa delle lezioni scolastiche».
Santo Cosentino, sindaco di Trappeto, ha firmato un'ordinanza relativa a misure di contenimento e contrasto alla diffusione del contagio da Covid. Nell'ordinanza il primo cittadino ha disposto «la chiusura temporanea di tutte le scuole di ogni ordine e grado nel Comune dal 10 gennaio al 22 gennaio 2022». Secondo il documento lo svolgimento di attività didattiche in presenza, presso gli istituti scolastici aventi sede nel territorio comunale, rischia con ampia probabilità di favorire una ulteriore diffusione del virus, provocando focolai di dimensioni ancor più preoccupanti. L'ordinanza invita le scuole a dare continuità all'attività e, quindi, implicitamente, spinge i presidi ad adottare la didattica a distanza.
Il sindaco di Caccamo Nicasio di Cola questa mattina ha emanato un’ordinanza che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi per l’infanzia, nel territorio comunale, da lunedì 10 a venerdì 21 gennaio. «Una soluzione necessaria - si legge in una nota - visto l’elevato numero di contagi da Covid registrati nel nostro comune, al fine di limitare un ulteriore e incremento e soprattutto salvaguardare la salute dei bambini, dei ragazzi e di tutta la popolazione».
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