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Botti di Capodanno, in aumento morti e fughe di animali: in Sicilia 12 cani e 10 gatti

La notte di San Silvestro che ha segnato il passaggio dal 2021 al 2022 è stata caratterizzata ancora da innumerevoli petardi scoppiati in ogni angolo d'Italia. Momenti interminabili e terribili per gli animali domestici, spaventati dal fragore dei "botti". L'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) ha registrato numeri preoccupanti di animali morti o che, a causa del fragore dei botti, sono scappati e di cui non si conosce la sorte. Li ha diffusi subito già ieri. Adesso spiega anche come avviene il rilevamento.

Il presidente Aidaa: "Dato nazionale in continuo aumento"

"A causa dei botti sono morti almeno 400 tra cani e gatti - spiega Lorenzo Croce, presidente dell'Aidaa - , ovviamente parliamo di animali domestici, senza contare i randagi e gli altri animali selvatici per cui la conta l'avremo nei prossimi giorni. Quale commento? Solo due parole: criminali e assassini per coloro che li hanno uccisi con i botti. Ai proprietari raccomandiamo sempre di seguire le indicazioni per metterli in sicurezza. Almeno quattrocento animali hanno perso la vita per una notte di follia. Il numero delle tragiche morti è calcolato in base alle segnalazioni delle persone che collaborano con noi sul territorio e con telefonate a campione ai vigili del fuoco e alla polizia stradale. Il dato nazionale è in aumento ma un quadro certo, compresa una stima sui randagi, lo avremo nei prossimi giorni. In Sicilia, ma anche in questo caso il dato non è definitivo, si sono registrati 12 cani e 10 gatti". 

Brunetti (vicepresidente Aidaa): "Rivalutare il commercio dei botti nocivi"

"Svolgo attività sul campo quotidianamente e già in condizioni di normalità noto una disattenzione da parte dei possessori di animali domestici, con particolare riferimento a cani e gatti. In questo periodo, è fondamentale per la sopravvivenza dei propri animali una detenzione consapevole rispetto alle condizioni ambientali che si vanno a creare nei periodi di festa -  spiega Antonella Brunetti, vicepresidente dell'Aidaa - . A Brindisi ho rinvenuto sul territorio, sia su segnalazione che su accertamento di persona, in due giorni, una decina di gatti morti. Numerose fughe di cani spaventati dai botti, un dato più alto rispetto alla morte dei felini. Sicuramente c'è una accresciuta sensibilità, vedi il numero di ordinanze sindacali che ne vietano l'utilizzo. Purtroppo c'è anche la coscienza dell'individuo ad attenersi ad una buona pratica di gestione dei petardi non pericolosi. Tuttavia l'invito per i prossimi anni è quello di rivalutare il commercio di questi botti e ridurli solo a quelli non nocivi".

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