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Nuove restrizioni: tamponi ai vaccinati, mascherine all'aperto. Ipotesi super green pass per i lavoratori

Diverse le ipotesi sul tavolo e il tempo per decidere è esiguo: il prossimo 23 dicembre ci sarà una cabina di regia a Palazzo Chigi e poi un Cdm

Coronavirus

L'aumento dei contagi, la variante Omicron e lo spettro di 50mila positivi in Italia a fine anno fanno correre il governo ai ripari con nuovi provvedimenti restrittivi. Diverse le ipotesi sul tavolo e il tempo per decidere è esiguo: il prossimo 23 dicembre una cabina di regia a Palazzo Chigi farà il punto della situazione e il governo tirerà le somme in un Cdm. Il nuovo provvedimento con le restrizioni è atteso all'antivigilia di Natale. Il governo lavora alla riduzione dei tempi del green pass a 5 mesi, all'obbligo delle mascherine all'aperto anche in zona bianca (in molti comuni e regioni è già così) e tamponi anche ai vaccinati nei luoghi affollati. Si studia anche l'estensione dell'obbligo vaccinale ad altre categorie lavorative.

L'aumento dei contagi e dei ricoveri

Altre Regioni come la Lombardia, oltre alle sette (province autonome comprese) già in zona gialla, hanno i numeri in netta crescita e si avviano a lasciare la zona bianca nelle prossime settimane e c'è chi dalla fascia gialla potrebbe anche ritrovarsi in arancione. Se l'andamento dovesse continuare ad essere questo, ed è difficile ipotizzare il contrario, c'è lo spetto dei 50 mila contagi entro Capodanno o nei primi giorni del nuovo anno. Un numero enorme, che continuerebbe a lievitare nel 2022. Secondo gli esperti, se non si rallenterà la diffusione del Covid-19 entro due mesi le terapie intensive potrebbero andare in affanno e il governo avrebbe già allertato le Regioni.

Circolare, elevata velocità trasmissione virus nel Paese

L’Italia si trova "in fase epidemica acuta, caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus SarsCoV2 nella maggior parte del paese". Così la circolare del ministero della Salute 'Rafforzamento delle misure organizzative per la gestione dell’attuale fase epidemica'. Nel raccomandare la "tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative per fronteggiare un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria", la circolare allerta anche rispetto ad "ulteriori impatti epidemiologici ed assistenziali potenzialmente correlati alla maggiore diffusione" della variante Omicron.

Mascherine all’aperto

Inevitabile l’obbligo di mascherina all'aperto che varrebbe in tutta Italia anche se già è in vigore in molte regioni, su disposizione delle autorità locali.

Tampone per i vaccinati, quali luoghi

Il nuovo provvedimento restrittivo entrerà in vigore prima di Capodanno. Tra le ipotesi, quella più accreditata è l'obbligo di tampone anche per i vaccinati nei luoghi ricreativi, per avere la certezza che chi partecipa a eventi e festeggiamenti sia negativo al test. Quindi, per partecipare ai festeggiamenti in piazza (quasi tutti annullati in Italia), nelle discoteche, negli alberghi e nei locali pubblici bisognerà avere l’esito negativo del tampone. L'obbligo varrebbe anche per andare allo stadio.

Cinema, teatri e ristoranti

Dovrà essere la cabina di regia a stabilire se sia necessario il test per entrare al cinema e a teatro, o se invece in questi luoghi oppure se basti il green pass rafforzato. Al momento sembra escluso che venga imposto per andare al ristorante e in tutti gli altri locali dove si mangia al chiuso.

Lockdown stile austriaco

Una delle ipotesi per calmierare i contagi sarebbe quella di un nuovo lockdown, ma questa volta ristretto ai non vaccinati, limitando spostamenti e uscite di chi non è vaccinato. Si tratterebbe di un provvedimento simile a quello attuato da diverse settimane in Austria. Non solo limitazioni per le attività ricreative ma divieto di uscire, quindi, nei giorni di festa e spostamenti limitati a necessità o urgenze. Un provvedimento che però sembra non avere molti sostenitori.

Obbligo vaccinazione per i lavoratori

All'orizzonte ci sarebbe anche l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori, come quello in vigore per il personale sanitario, quello scolastico e per le forze dell’ordine. Il provvedimento, però, non sarebbe immediato ma entrerebbe in vigore soltanto a gennaio.

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