"Bisogna essere prudenti a proporre il green pass per i bambini più piccoli, non è una cosa da fare senza pensarci o facendosi prendere dal panico. Bisogna organizzarci anche nei controlli, senza dimenticare che ci sarà sempre lo zoccolo duro tra i genitori e non solo. Non è una cosa da prendere alla leggera". A parlare è Maurizio Franzò, presidente di ANP Sicilia (Associazione Nazionale Presidi), che analizza la proposta di Green Pass anche per i bambini tra i 6 e gli 11 anni.
"Nell'Isola abbiamo molti classi in quarantena ma i contagi non sono così elevati - dice -. Avevo già detto lo scorso anno che ci voleva l'obbligo vaccinale, questa confusione ha generato più timori e dubbi. Ci saranno comunque delle fette di popolazione che non sono d'accordo, ma con l'obbligo avremmo un'arma in più. Già abbiamo dei vaccini obbligatori, ma ci sono le schedature delle Asp, abbiamo già tutto ad inizio anno, ora invece dovremmo controllare centinaia di bimbi ogni giorno, visto come stanno le cose, e non è una cosa possibile".
Intanto sono in rapido aumento i casi tra bambini e ragazzi: in una settimana nella fascia d'età 0-9 anni l'incidenza è passata da 275 a 317 casi per 100mila. E l'arrivo della variante Omicron cambia nuovamente lo scenario.
Temendo il ricorso generalizzato alla didattica a distanza dopo le feste, sono scesi in campo i sindaci, chiedendo il Green pass anche per gli studenti, dalle elementari alle superiori, in una lettera-appello a premier Draghi e ai ministri Speranza e Bianchi, come "ulteriore misura restrittiva per preservare un istituto fondamentale per bambini, ragazzi, famiglie e lavoratori".
"C'è il rischio concreto, visto l'aumento dei contagi, che da gennaio tutte le scuole italiane vadano in dad. Non possiamo permetterlo", scrivono nell'appello sottoscritto anche da Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, Giuseppe Sala (Milano), Gaetano Manfredi (Napoli), Nardella (Firenze), Matteo Lepore (Bologna), Stefano Lo Russo (Torino), Leoluca Orlando (Palermo).
"Con il Green Pass nelle scuole - secondo i sindaci -, prevedendo come per le altre categorie vaccino o tampone, preserveremmo la scuola in presenza e con essa un diritto costituzionale, quello dello studio e dell'istruzione. Se non agiamo subito introducendo il Green Pass rischiamo di ritrovarci con le scuole chiuse a breve, con la didattica a distanza indistintamente per tutti i ragazzi".
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