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Covid in crescita, timore per il Natale. Viaggi, pranzi e sci: cosa si potrà fare

Crescono i contagi in tutta Italia e con essi i timori per le vacanze di Natale che si avvicinano. Le prossime settimane saranno decisive per alcune regioni che si presume debbano passare in zona gialla a causa dei numeri del Covid in crescita. Per le feste di Natale, l’Italia sarà comunque prevalentemente bianca e questo vuol dire che maggiore libertà anche se alcune regole, a causa degli inevitabili assembramenti che potranno avvenire, saranno diverse dalle attuali.

Green pass

Si potrà viaggiare, così come mangiare al ristorante, sciare e andare in discoteca, al cinema e visitare mostre e musei e, come avviene anche adesso, bisognerà avere sempre il green pass da esibire all’ingresso ma è probabile che le regole cambino. Il governo, ad esempio, vorrebbe abbreviare, previo parere del comitato tecnico scientifico, la durata del green pass da 12 a 9 mesi o addirittura a 6. Novità potrebbero esserci anche per la validità del tampone rapido per l'ottenimento della carta verde.

Zona bianca

In zona bianca, per le feste e i cenoni non ci sono limitazioni, ma gli scienziati raccomandano comunque di indossare la mascherina anche nelle abitazioni private se ci sono molte persone e soprattutto soggetti fragili. Per  quanto riguarda invece le feste nei locali valgono le regole che si applicano ai banchetti dopo le cerimonie. Si potrà dunque fare shopping anche se all’interno dei locali rimane l’obbligo di mascherina, di igienizzazione delle mani e di distanziamento e per evitare gli assembramenti nei luoghi chiusi gli ingressi potrebbero essere contingentati.

Zona gialla, le restrizioni

In zona gialla, mascherina obbligatoria anche all'aperto (così come avviene anche in zona arancione e rossa) nei ristoranti al chiuso non si può stare al tavolo in più di quattro persone a meno che non si sia tutti conviventi. Le discoteche rimangono chiuse, così come in zona arancione e rossa. In zona arancione o rossa le regole per le feste e i cenoni sono invece molto restrittive anche perché i bar e i ristoranti al chiuso non sono aperti al pubblico se non per l’asporto. Possono però effettuare consegne a domicilio. Per questo il governo valuterà se consentire l’ingresso soltanto a chi è vaccinato. Si potrà fare shopping anche se all’interno dei locali rimane l’obbligo di mascherina, di igienizzazione delle mani e di distanziamento e per evitare gli assembramenti nei luoghi chiusi gli ingressi potrebbero essere contingentati.

Impianti di sci aperti in zona bianca e gialla

Il 27 novembre è prevista la riapertura della stagione sciistica. Per accedere agli impianti sia in zona bianca che gialla è obbligatorio avere il green pass. Le regole: il limite della capienza per le cabinovie è fissato all’80%, sulle seggiovie è al 100% a meno che non sia necessario viaggiare con le cupoline abbassate. Nelle aree comuni e all’interno delle cabine è sempre obbligatorio indossare la mascherina. Prevista la presenza di personale che regoli il flusso per ridurre assembramenti e occasioni di contatto. In zona arancione o rossa gli impianti da sci sono chiusi e al momento questo rischio riguarda l’Alto Adige che già venerdì potrebbe andare in giallo, mai dati in crescita fanno temere il passaggio in arancione nelle prossime settimane.

Fiere e mercatini di Natale

Per le fiere e i mercatini sia all’aperto sia al chiuso e in un'area delimitata è sempre obbligatorio dimostrare di essere in possesso del green pass. Chi viene trovato privo della certificazione verde rischia la multa da 400 a 1.000 euro. Se invece i mercatini si svolgono nelle piazze o nelle strade non è previsto l’obbligo di certificazione verde. In alcune città, però, i sindaci stanno lavorando ad ordinanze che limitino i possibili assembramenti.

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