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Stato d'emergenza e green pass: con la risalita dei contagi si va verso la proroga per il 2022

Il governo monitora costantemente i dati, a dicembre deciderà se estenderli

La lotta al Covid continua e non va abbassata la guardia. Lo sa bene il governo che monitora costantemente i dati ed è pronto ad un nuovo stato di emergenza, con la curva dei contagi in risalita. Ed è stato proprio il ministro alla Salute, Roberto Speranza, a non escludere una proroga sia per lo stato d'emergenza che per il green pass.

Stato d'emergenza

Prorogare l’attuale stato di emergenza è tecnicamente impossibile se non limitatamente e fino al 31 gennaio del 2022 (fu introdotto durante l'emergenza Covid per la prima volta a fine gennaio 2020). La durata dello stato di emergenza nazionale, come previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo 1/2008, non può infatti superare i 12 mesi ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi. Ecco perché sarebbe possibile estenderlo solo fino al 31 gennaio 2022. Però il governo, se lo riterrà opportuno in base alla crescita del contagio, potrà procedere per via parlamentare ed emanare un provvedimento che preveda un nuovo stato di emergenza. Ciò ovviamente avrebbe ripercussioni anche sullo smart working per le aziende e sulla cassa integrazione. Vengono anche disposte le misure sanitarie, come l’obbligo delle mascherine all’aperto o il distanziamento sociale. Il governo, inoltre, può ricorrere ai Dpcm, che non devono ricevere l’approvazione parlamentare e rimane in funzione la cosiddetta "cabina di regia" alla quale partecipano i vari governatori.

Verso la proroga del certificato

Il green pass, così come lo stato d'emergenza, scadrà il prossimo 31 dicembre, ma il governo potrebbe estendere la certificazione, con un decreto a parte, fino a metà anno. Il ministro della Salute ha ribadito che il certificato verde "ci consente di tenere aperti tutti i luoghi della socializzazione, della cultura, i ristoranti, le scuole e le università: in un quadro epidemiologico diverso, faremo naturalmente tutte le valutazioni necessarie". Il green pass, in questi ultimi mesi, ha accelerato la campagna vaccinale e in vista della possibile terza dose ecco che potrebbe continuare ad essere uno strumento che inviti la popolazione a sottoporsi alle somministrazioni.

Green pass, il garante della privacy avvia un'indagine su un'app pirata

Il garante della privacy ha segnalato che "diversi produttori e sviluppatori, anche di altri Paesi, hanno messo a disposizione sugli store on line app per la verifica del green pass che consentono a chi le scarica, inquadrando il QR Code, di leggere dati personali e perfino dosi o tamponi effettuati. In alcuni casi le app richiedono anche una registrazione per il download e trasferiscono i dati a terzi". Inoltre, ha ricordato che l’App Verifica C19 rilasciata dal ministero della salute è l’unico strumento utilizzabile per garantire la privacy delle persone. E annuncia l’avvio di un’indagine sulle app green pass non in regola.

 

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