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La Sicilia saluta la zona bianca, da domani scatta il "giallo": "Contagi fuori controllo in 80 comuni"

Ultimo giorno in zona bianca per la Sicilia che a causa dell'aumento dei contagi (prima in Italia da tanti giorni) e del minor numero di persone vaccinate rispetto ad altri luoghi, da domani sarà la prima regione ad entrare in fascia gialla. A far aumentare il dato relativo ai nuovi casi giornalieri, è stata anche la maggiore affluenza turistica avuta nell'Isola. Considerazioni certificate dall'Istituto Superiore di Sanità.

Cts: "Zona gialla non servirà"

La zona gialla è caratterizzata da due sostanziali novità: mascherine obbligatorie anche all'aperto e un limite di quattro commensali al tavolo del ristorante sia al chiuso che all'aperto. Ma queste due misure potranno davvero abbassare il numero dei contagi? Per il professore Antonello Giarratano, presidente della società italiana anestesisti rianimatori, componente del Cts siciliano e direttore della Terapia intensiva del policlinico di Palermo, "il giallo non servirà, non è mai servito, e non servirà dichiarare e caricare un numero teoricamente infinito di posti letto che affosserà la Sanità non Covid19. A questo punto, solo la Sicilia può salvare se stessa applicando ordinanze restrittive serie, da arancione a rosso, in quei 70/80 comuni che la stanno affossando con contagi fuori controllo e vaccinazione sotto le scarpe. Quando decideremo di fare sul serio avremo ancora tre settimane per vedere i risultati - sottolinea Giarratano -. Abbiamo fatto la scelta 'economia' adesso si deve tornare a quella 'salute'. Senza salute l’economia si fermerà nuovo".

Zona gialla, cosa cambia da lunedì

In tutta Italia è stato abolito il coprifuoco, che quindi non è più valido in zona gialla, e gli spostamenti sono liberi, sia tra Comuni che tra Regioni. I ristoranti sono aperti sia al chiuso che all'aperto, ma il limite di commensali al tavolo è di quattro persone. Il green pass è indispensabile per l'accesso ad una serie di attività e servizi (piscine, palestre, centri termali, cinema, teatri, parchi a tema, congressi e fiere).

Cambiano anche le regole per le mascherine, che restano obbligatorie sia all'aperto che al chiuso. In zona gialla sono aperti i cinema, i teatri e i musei, le sale da concerto: la distanza di sicurezza tra gli spettatori è di almeno un metro, la capienza delle sale non deve superare il 50 per cento del totale. Si prevede un massimo di 1.000 persone all'aperto e 500 negli spazi chiusi e bisogna sempre indossare la mascherina. Per quanto riguarda lo sport, negli impianti di una regione in zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso.

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