Sicilia da lunedì 30 agosto in zona gialla e mascherine anche in strada. A firmare l'ordinanza è stato il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha commentato: "È la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi".
Sicilia in zona gialla, salgono le terapie intensive
A pesare sul passaggio dalla zona bianca alla zona gialla, il superamento degli indicatori che regolano l'ingresso nelle zone a rischio: la regione registra infatti, secondo i dati del monitoraggio Iss-ministero della Salute, un tasso di occupazione delle terapie intensive al 12,1% (contro la soglia del 10%), occupazione posti letto in area medica non critica del 19,4% (contro il 15% di soglia) e incidenza a 7 giorni (20-26 agosto) più alta di tutta Italia con 200,7 casi per 100mila abitanti contro la soglia di 50.
A livello nazionale "cresce ancora anche se di poco l'incidenza dei casi arrivando a 77 per 100 mila abitanti, mentre tende a diminuire l'Rt a 1.01, appena al di sopra dell'unità. Aumenta purtroppo l'occupazione dei posti in area medica al 7,1 e di terapia intensiva al 5,4%", ha spiegato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.
Covid in Sicilia, domina la variante Delta
Dall'attività di sequenziamento emerge inoltre che la circolazione della variante Delta è ormai largamente prevalente in Italia, così come domina nell'Ue. Intanto resta stabile la curva dei contagi nelle ultime 24 ore così come quella dei decessi: 7.826 i positivi ai test Covid, ieri erano stati 7.221. Le vittime in un giorno sono 45 rispetto alle 43 del giorno prima.
I test effettuati sono stati 265.480 tra molecolari e antigenici contro 220.872. Il tasso di positività è in calo, 2,95%, su 3,27% di ieri. Le persone decedute per Covid dall'inizio della pandemia sono 129.002. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 511, otto in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 42 mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.114, 55 in più. A preoccupare continua ad essere la velocità di diffusione della variante Delta, spiegano gli scienziati.
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