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Domenica d'inferno in Sicilia, incendi da Menfi a Scopello: a Siracusa evacuati albergo e parco acquatico

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha chiesto a Roma una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile

Incendio a Camporeale

Domenica d'inferno in Sicilia con incendi in quasi tutte la province. Decine le autobotti dei vigili del fuoco impegnate, così come in soccorso sono giunti anche i canadair. Una situazione che ha spinto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a chiedere a Roma una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile e l’impiego dei soldati dell’Esercito nelle aree rurali.

Sono 34 i roghi che in totale da stamane hanno devastato ettari di vegetazione e lambito case e centri abitati. Nelle operazioni impegnati centinaia di volontari di protezione, 4 canadair e 2 elicotteri coordinati dal Corpo Forestale della Regione e a supporto delle azioni di spegnimento dei vigili del fuoco e della stessa Forestale.

Il dirigente della Protezione Civile Salvo Cocina ha chiesto rinforzi per Troina dove le fiamme non hanno dato tregua su un'area molto estesa che ha raggiunto i territori di Agira e Regalbuto.

Incendi nel Palermitano

Decine di incendi vengono segnalati nella zona del Partinicese. Le fiamme sono divampate anche lungo l’autostrada A29 tra Balestrate e Partinico. In alcuni momenti l’autostrada è stata chiusa al traffico per l'intenso fumo e per le fiamme che hanno lambito la sede stradale. In azione tutte le squadre dei vigili del fuoco che stanno cercando, non senza difficoltà, di fronteggiare i vari fronti del fuoco. Gli incendi sono divampati nella zona di Madonna del Ponte, minacciando anche la chiesa, in contrada Passarello, a Montelepre, a Camporeale, Grisì e Valguarnera.  Inoltre, un incendio è divampato a Bagheria. Sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia municipale. Le fiamme sono state appiccate ad un cumulo di rifiuti abbandonato tra via Dolce Impoverile e via del Fonditore. Il rogo ha bruciato sterpaglie, copertoni e cumuli di spazzatura.

Incendi nel Trapanese

Un incendio di grosse dimensioni sta mettendo a dura prova in queste ore gli uomini della forestale del distaccamento di Castellammare e del Trapanese. La zona interessata dal fronte del fuoco è tra Monte Sparagio e Castello di Badia. Sul posto sono giunti un Falco3, un elicottero in dotazione alla Forestale per dare manforte soprattutto nelle zone impervie agli uomini che stanno operando a terra. Ad aiutare anche due squadre di associazione di protezione civile con due mezzi adatti allo spegnimento e un'autobotte del comune per rifornire di acqua. Spento un incendio che aveva minacciato un campo di grano e stava per propagarsi nelle aree limitrofe.

Incendi nell'Ennese

Emergenza incendi in provincia di Enna dove - tra Regalbuto, Gagliano, Agira e Nicosia - diversi roghi hanno devastato centinaia di ettari di terreni e danneggiato campi di grano e pascoli. In azione i vigili del fuoco del Comando provinciale, uomini della forestale e i canadair.

Incendi nell'Agrigentino

Brucia anche la provincia di Agrigento. Roghi sono segnalati vicino a Menfi.

A Siracusa evacuati albergo e parco acquatico

Un violento incendio anche nella zona nord di Siracusa. Il rogo, scoppiato tra contrada Spalla e contrada Targia, si è sviluppato alle spalle di un parco acquatico, che è stato evacuato dai vigili del fuoco, e di una rivendita di auto e caravan. Evacuato anche un albergo. Chiusa la strada per Melilli. I vigili del fuoco ed il personale della Protezione civile stanno provando a domare le fiamme. Piccoli incendi anche su alcuni tratti della Siracusa-Gela, tra Noto ed Avola e tra Avola e Cassibile. Il fumo ha invaso la carreggiata e costretto la Polizia stradale ad un intervento.

Pericoloso incendio, sempre nel Siracusano, da stamattina anche tra Lentini e Carlentini, fiamme anche ad Avola e Cassibile, a Noto, tra Vizzini e Francofonte

Musumeci chiede un vertice della Unità di crisi nazionale

Una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile e l’impiego dei soldati dell’Esercito nelle aree rurali. È la richiesta urgente che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha avanzato a Roma per far fronte alla difficile situazione creatasi nell’Isola in questi giorni, su due diversi fronti: la incessante caduta di cenere vulcanica sui centri etnei e i numerosi incendi, quasi tutti di origine dolosa, sviluppatisi in modo particolare nella Sicilia orientale. Le fiamme, favorite dal vento e dall’alta temperatura, interessano soprattutto le province di Enna, nel Troinese, Siracusa e Ragusa; impegnati tre canadair statali, gli otto elicotteri della Regione e tutti i reparti a terra dei vigili del fuoco, dell’Antincendio regionale e del volontariato di Protezione civile.

Domani lunedì, alle 11, al PalaRegione di Catania il presidente Musumeci incontrerà i sindaci del versante etneo per concordare assieme alcune iniziative per attenuare i disagi determinati dalla caduta di cenere, che mette a dura prova la qualità di vita degli abitanti di alcune decine di Comuni e pregiudica parte della produzione agricola.

«Abbiamo deliberato la richiesta dello stato di calamità - afferma Musumeci - ma temo che a Roma non abbiano ancora compreso la gravità della situazione. Quanti agli incendi, abbiamo impegnato tutti i nostri uomini e mezzi. Ma da soli, di fronte alla tracotanza dei piromani, possiamo fare ben poco. Ci vorrebbe la galera a vita per questi delinquenti».

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