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Focolai e province sotto osservazione, Sicilia verso la zona bianca ma prima nei contagi

Mentre altre cinque regioni diventano 'bianche' con l’allentamento delle restrizioni anti-Covid, la Sicilia deve fare i conti col record negativo per numero di contagi: ieri sono stati 263 su 13.929 tamponi processati, con una incidenza al 1,8%. L’isola si colloca, come era già avvenuto venerdì, al primo posto in Italia per contagiati: le vittime sono state tre e fanno salire il totale a 5.900.

Il numero degli attuali positivi è di 6.698 con una riduzione di 166 casi. I guariti sono 426. Negli ospedali i ricoverati sono 369, 6 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 43, 5 in più rispetto al bollettino precedente. Il 21 giugno la Sicilia dovrebbe fare ingresso in zona bianca e al momento nulla lascia presagire che le cose andranno diversamente, ma mentre in tutta Italia la curva dei contagi scende in modo deciso, nell'isola si è tornati alla discesa lenta di un paio di settimane fa.

L'incidenza è inchiodata a 39 e focolai sparsi stanno mettendo in allerta alcune province: su tutte Enna che ha visto aumentare e non di poco il numero dei casi. E se i dati sulle somministrazioni dei vaccini appaiono confortanti con il superamento dei target giornalieri, la Sicilia si ritrova a dovere smaltire il prima possibile 107.765 dosi di AstraZeneca evitando di farle scadere.

Lo stop al vaccino anglo-svedese per la popolazione al di sotto dei sessant'anni e le raccomandazioni sull'uso dei vaccini mRna come seconda dose per chi ha ricevuto il primo siero a vettore virale, ha «imposto» all’isola di riprogrammare gli 'open day' riservandoli a chi ha più di 60 anni. A coloro che hanno un’età inferiore e hanno già ricevuto la prima dose AstraZeneca, secondo le disposizioni nazionali previgenti, saranno garantite le seconde dosi con Pfizer o Moderna, a partire da oggi..

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