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Coronavirus, in Sicilia la discesa rallenta: la zona bianca dal 21 giugno non è ancora certa

Chiamarlo allarme rosso sarebbe esagerato e fuori luogo ma i dati dell'epidemia in Sicilia adesso tengono in allerta. Nessuna impennata di contagi o segnali negativi dagli ospedali, sia ben chiaro, ma mentre l'Italia si prepara pian piano a "decolorarsi" e finire in bianco (Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna fanno oggi il loro debutto) l'Isola rischia di entrare in ritardo in quella zona franca che dà il vero via libera alle riaperture totali.

Il bollettino di ieri ha messo a referto 348 contagi e ancora una volta la Sicilia si è ritrovata nel podio delle regioni più colpite alle spalle di Lombardia e Campania. Niente panico, giusto ribadirlo, però una frenata nella discesa c'è ed è evidente: se il calo dei contagi era arrivato fino al -32% nelle settimane precedenti, negli ultimi 7 giorni la variazione fa segnare un molto più contenuto -6%. In poche parole la curva Covid sta ancora scendendo ma lo fa molto lentamente e questo rischia di "bloccare" l'Isola nel limbo.

Per mettere piede nell'agognata zona bianca è indispensabile raggiungere un'incidenza dei casi per 100 mila abitanti che sia uguale o inferiore a 50. La Sicilia al momento è a quota 55 ma serve un calo ancora più sostenuto per abbattere la fatidica soglia, dunque si spera che l'accelerazione verso il basso possa riprendere il prima possibile. Anche altre regioni, come ad esempio la Lombardia, nei giorni scorsi avevano subito una frenata nel calo dei contagi, salvo poi imboccare nuovamente la strada giusta e assestarsi su livelli di assoluta tranquillità.

A pesare sul dato regionale è la situazione di Catania, tra le poche province d'Italia che nell'ultima settimana ha visto aumentare la propria incidenza: sono 96 i casi registrati ogni 100 mila abitanti negli ultimi 7 giorni, un dato che piazza la provincia etnea al primo posto nazionale davanti a Prato (75) e Arezzo (71). Numeri non allarmanti ma che rendono l'obiettivo zona bianca, fissato per il 21 giugno, più problematico se non si verificherà un'inversione di tendenza.

Le buone notizie arrivano dai reparti ospedalieri, con soltanto 65 posti letto occupati in terapia intensiva (8,4%) e 484 negli altri reparti Covid (13,8%). L'arrivo delle nuove forniture di vaccini e l'apertura della campagna a tutte le fasce d'età dal prossimo 3 giugno inducono all'ottimismo, sperando che i dati possano portare buone novelle nei prossimi giorni e spingere la Sicilia verso una zona bianca quanto mai vitale.

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