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Vaccini: la Sicilia riparte e supera 4 regioni, ma è rebus sulle scorte di Pfizer per i quarantenni

Un momento della consegna dei vaccini Pfizer

La svolta sembra essere arrivata. Nel report sui vaccini pubblicato sul sito del governo, la Sicilia non è più all'ultimo posto in Italia per percentuali di dosi somministrate.

Secondo il dato aggiornato a questa mattina l'Isola con l'85% ha superato la Sardegna, la Calabria, il Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano. Come dire: la scalata è cominciata.

Una rimonta che arriva dopo settimane di difficoltà, dopo la valanga di rinunce ad Astrazeneca, ma in prossimità del ritorno in zona gialla. Le vaccinazioni aperte ai cinquantenni e da lunedì ai quarantenni hanno dato una notevole spinta alla campagna vaccinale, tanto che ieri, lo stesso presidente della Regione Nello Musumeci in una nota ha espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato raggiunto nelle ultime ore: quasi 50mila somministrazioni in un giorno.

Gli occhi ora sono puntati sull'avvio delle prenotazioni per i quarantenni, a partire da lunedì, ma a differenza del resto d'Italia che programmerà le prime somministrazioni per l'inizio di giugno, in Sicilia si comincerà subito, probabilmente già da martedì prossimo utilizzando le dosi di Pfizer. L'incognita è legata proprio al vaccino che verrà impiegato e in particolare alle scorte a disposizione. Il boom degli ultimi giorni ha portato all'utilizzo di buona parte delle dosi a disposizione e attualmente nei congelatori della Sicilia ne restano circa 160mila. Se le vaccinazioni continueranno con questo ritmo, dunque, le riserve a disposizione potrebbero esaurirsi a breve.

I responsabili della campagna vaccinale nell'Isola sono però ottimisti e, come spiega Fabio Geraci sul Giornale di Sicilia in edicola, confidano nel fatto che mercoledì arriveranno puntuali le altre 160mila dosi del vaccino statunitense.

In Sicilia, in attesa che il Comitato tecnico scientifico nazionale dia il proprio parere sull’uso di AstraZeneca per gli under 60, i vaccini utilizzati sono soprattutto Pfizer e Moderna: lo scorso 13 maggio sono stati in 699 ad accettare il monodose Johnson&Johnson e 4166 hanno detto sì al vaccino anglo-svedese anche se per molti si è trattato del richiamo.

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