Il 26 aprile tutti in classe anche in zona rossa, ma non in Sicilia. Malgrado siano in arrivo direttive statali e assessoriali per riportare in classe gli alunni quasi tutto rimarrà così anche perchè mancherebbe poco più di un mese e i problemi, come riporta Giacinto Pipitone in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, sono tanti, primo tra tutti la mancanza di spazi.
L'assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, proverà "diplomaticamente" a spingere i presidi a riaprire le aule per tutti ma sembrerebbe un'impresa impossibile. "La maggior parte delle scuole superiori - spiega Maurizio Franzò, leader dell’associazione siciliana dei presidi - oggi svolge lezioni in presenza per una percentuale che oscilla fra il 50 e il 75% degli studenti. Il restante 25%, a turno, segue le lezioni da casa".
Ed è una situazione che dovrebbe mantenersi fino alla fine di questo anno scolastico, almeno per le superiori visto che le seconde e terze medie (le sole altre per ora in dad) dovrebbero per lo più essere in condizioni di ripartire. E ciò a causa degli spazi ridotti che non garantirebbero il giusto distanziamento tra gli alunni ed eventuali nuove aule.
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