
Il 26 aprile in Italia ci saranno i primi segnali di un ritorno alla normalità. Non sarà affatto un liberi tutti, ma le prime riaperture annunciate dal premier Mario Draghi saranno realtà. Tuttavia resta l'incognita del pass per gli spostamenti tra regioni e l'accesso ad eventi. Sul tema, infatti, domani si confronterà il Cts; tra le ipotesi in campo c'è quella di un'app con un codice Qr sul modello di quella israeliana e quella cui sta lavorando anche l'Unione Europea, ma ci vorrà del tempo per attivarla; dal 26 potrebbe così bastare una certificazione che dimostri una delle 3 condizioni richieste: vaccinazione, test negativo, guarigione.
Il decreto sarà varato dal Consiglio dei ministri tra martedì e mercoledì e sancirà tra le altre cose il ritorno delle zone gialle.
Il nodo del pass
Il pass - è l'indicazione di Palazzo Chigi - servirà a spostarsi tra regioni di colore diverso e ad andare allo stadio, a concerti o altri eventi. Sulle esatte condizioni da rispettare (vaccinazione, guarigione, tampone negativo, ad esempio 48 ore prima prima dello spostamento) si pronuncerà il Cts cui il Governo ha chiesto un parere. Si passerà poi alla realizzazione tecnica, che non si annuncia breve, ma l'intenzione è di procedere in linea con l'app europea che dovrebbe diventare pienamente operativa a luglio. Il pass italiano dovrà essere interoperabile con quello Ue. Potrebbe trattarsi di un codice Qr da esibire sul cellulare o da stampare. Dovrà essere superato il vaglio del Garante della Privacy. Rispetto al precedente dell'app Immuni, che non è decollata, a favorire la diffusione della certificazione tra gli italiani sarà l'interesse ad averla per poter viaggiare o assistere agli eventi. Ma c'è già chi protesta, anche nella stessa maggioranza. "Non scherziamo! Bene l'inversione di rotta con le riaperture dal 26 aprile. Ma la contropartita - sostiene il leghista Armando Siri - non può essere l'introduzione di un pass sanitario". Il radicale Maurizio Bolognetti annuncia la "disobbedienza civile" contro quella che definisce "una patente discriminazione".
Le riaperture
Il via libera a tutta una serie di attività all'aperto dal 26 definito da Draghi "un rischio ragionato" dovrà avvenire con rispetto scrupoloso delle prescrizioni su distanze, spazi, dispositivi. Un'indicazione che il Viminale tradurrà ai prefetti con una nuova circolare da trasmettere alle forze dell'ordine che faranno i controlli. A marzo sono state controllate 3 milioni 170 mila persone: 50mila sono state sanzionate, un tasso di trasgressione basso, dunque, all'1,6%.
Il decreto che il Governo si prepara a licenziare fisserà i termini delle riaperture: dal 26 aprile in zona gialla sarà possibile mangiare solo nei locali che hanno tavoli all'aperto e dal primo giugno anche in quelli al chiuso, ma solo a pranzo. Nella stessa data via libera sempre all'aperto a teatri, cinema e spettacoli mentre i musei saranno accessibili anche al chiuso così come piscine e palestre.
Le regioni candidate alla zona gialla
La situazione è in evoluzione, quindi da qui ai prossimi giorni i numeri potrebbero drasticamente cambiare, ma ad oggi sono tante le Regioni che hanno le condizioni per la zona gialla e che quindi sperano nel cambio di colore. Secondo gli ultimi dati degli esperti, infatti, ci sono almeno 16 Regioni con un indice Rt che non va oltre l'1 e che godono anche di una buona classificazione del rischio. Attualmente potrebbero essere in zona gialla Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria e Veneto. Sicilia e Calabria invece dovrebbero restare arancioni, Puglia, Val d'Aosta e Sardegna rosse.
Ma al momento è pura teoria. Bisognerà aspettare il report di venerdì prossimo per avere certezze, e bisognerà tener conto anche della situazione negli ospedali e dell'andamento della campagna vaccinale.
7 Commenti
Peppio
18/04/2021 08:01
Data la situazione clinica e soprattutto dei controlli praticamente inesistenti, l unica è abolire ogni forma di restrizione, liberi tutti più e peggio di prima, incentivare feste, riunioni, contributi sui voli a medio e lungo raggio, sconti sui cinema solo se al chiuso e solo per comitive, forti accise su mascherine e disinfettanti ovviamente abolizione di tutti i vaccini,,.. fatto ciò la natura e la selezione naturale faranno il loro corso, e fra 6 mesi il covid per i fortunati eletti che rimarranno sarà un brutto ricordo...PS per chi avesse soldi da investire suggerisco attività di pompe funebri!!!
Il C.T.S
18/04/2021 10:48
Questa è esattamente la strada da seguire.....
Io
18/04/2021 21:40
Peppio,sicuramente tu già ti stai attrezzando
Realista
18/04/2021 08:06
L’importante è andare avanti con rapidità alle vaccinazioni per raggiungere l’immunita di gregge entro settembre. La riapertura e il ritorno alla, quasi, normalità avvera’ per merito della bella stagione che arriva - com’è avvenuto l’anno scorso quando non c’erano i vaccini ... Il merito poteva essere di qualcuno se la riduzione dei contagi e le riaperture fossero avvenute a Gennaio..
Giuseppe Ciolino
18/04/2021 09:29
Più si moltiplicano le restrizioni ridicole come quella del pass assolutamente inutile e più si manifesta la completa inadeguatezza di questo governicchio che opera sulla falsariga del precedente con gli stessi mediocri risultati.
Emigrante
18/04/2021 09:57
Realizzate gli ordini di chi comanda l'Europa....metteteci direttamente il microchip
Mario
18/04/2021 16:11
Riaprire le scuole al 100 per cento ad un mese dalla fine è veramente grottesco. Fare rischiare le famiglie per 20 giorni di scuola togliendo i festivi sabato e domenica perché? Siamo nelle mani di nessuno altro che Conte.
Enrico60
18/04/2021 18:27
Siamo molto vicini alla situazione che avevo preannunciato in uno dei precedenti commenti da me scritti. Stiamo per arrivare alla cosiddetta ora X, in cui, in base al "copione" POLITICO perfettamente elaborato, ci diranno che per miracolo tutto sta andando bene e usciremo in poco tempo dal tunnel. Attenzione perché può rivelarsi un grande inganno e una trappola nella quale in tanti ci cascheranno e costituiranno un pericolo per se stessi e per gli altri. Consiglio vivamente a non abbassare la guardia e tenere alto, ancora per parecchio tempo, il livello di attenzione, perché, si continuerà a morire per gli stessi motivi di adesso, ma ci diranno che il Covid non c'entra nulla. Dovremo convivere ancora con il virus e con soprattutto con la viscidezza di questa politica falsa, subdola e tanto incapace.
Io
18/04/2021 21:42
Se ne sentono di tutti i colori cn questo virus,solo il tempo guarisce da tutto e tutti