
Per la prima volta in Sicilia è stata data la possibilità di vaccinarsi anche a chi rientra nella fascia di età dai 65 ai 69 anni. Nell'Isola, sabato, si sono aperte le porte di 300 parrocchie che hanno aderito all'iniziativa nata dal protocollo d'intesa siglato dal governatore Nello Musumeci e dal presidente della Conferenza episcopale siciliana, l'arcivescovo di Catania Salvatore Gristina.
Quasi seimila persone, dai 69 ai 79 anni, hanno potuto ricevere la dose negli hub parrocchiali, anche se la fascia di età nel pomeriggio è stata spostata dai 65 ai 69 anni, come ha reso noto il dirigente generale dell'assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca, per evitare di buttare le dosi residue e dunque già scongelate.
Dice Gristina: "È un'occasione di prossimità e solidarietà verso le persone più fragili, nella tradizione della Chiesa che vuole essere una comunità che promuove la salute delle persone". Aggiunge Musumeci: "E' una iniziativa, finora unica in Italia che ha valore etico oltre che pratico e raggiunge direttamente i siciliani che desiderano vaccinarsi mentre partecipano alle celebrazioni Pasquali, nella giornata del Sabato Santo".
Monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale di Palermo, commenta: "Papa Francesco domenica scorsa durante l'Angelus della Domenica delle Palme ha sottolineato che l'anno scorso eravamo scioccati. Quest'anno siamo provati. Più ci vacciniamo prima usciamo da questa situazione che ci angoscia".
"Molti hanno aderito serenamente - prosegue - alcuni per paura dell'Astrazeneca sono stati restii ad iscriversi, però nonostante tutto abbiamo raggiunto un numero congruo che ci permette di attivare un centro vaccinazione. Se qualcuno non hanno fatto in tempo a prenotarsi c'è la possibilità di rientrare".
Tra i medici vaccinatori c'erano il presidente dell'ordine dei medici di Palermo, Toti Amato, impegnato nella chiesa San Vincenzo de Paoli, di via dei Quartieri, il consigliere dell'Ordine Antonio Iacono, anestesista e rianimatore, e Mirella Milioto, dermatologo pediatra. "I colleghi hanno aderito senza pensarci un attimo - dice Toti Amato -. La loro presenza dimostra la vera natura del medico. Il nostro primo dovere è la solidarietà. Vaccinare quanto più possibile e prima possibile è l'unica strada percorribile, ma non è la sola. Per uscire da questo stato di stanchezza interminabile che sta mettendo tutti a dura prova serve innanzitutto una grande alleanza tra scienza, cittadini e istituzioni".
3 Commenti
Vito
03/04/2021 17:43
Tutto si è svolto senza problemi e senza file perché è stato un flop. Forse la gente preferisce trascorrere il Sabato Santo in attesa del vero Salvatore.
ventenne
03/04/2021 17:49
continuare così! un bel messaggio di speranza non solo spirituale ma anche pratico
Giovanni
04/04/2021 10:14
condivido il tuo pensiero
Carlo
04/04/2021 09:05
Ho 67 anni e alla chiesa di San Michele mi è stata negata categoricamente ogni possibilità di fare il vaccino qualora fossero avanzate dosi, ora invece vedo che alla fine è stata allargata la fascia di età. Mi sarei vaccinato volentieri senza togliere niente a nessuno, se mi fosse stata data una speranza nel pomeriggio sarei tornato. Forse bisognerebbe essere meno categorici e più possibilisti. Pazienza!