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Vaccinazioni in 300 chiese, dosi pure per i siciliani tra 65 e 69 anni: i dati per ogni singola provincia

Per la prima volta in Sicilia è stata data la possibilità di vaccinarsi anche a chi rientra nella fascia di età dai 65 ai 69 anni. Nell'Isola, sabato, si sono aperte le porte di 300 parrocchie che hanno aderito all'iniziativa nata dal protocollo d'intesa siglato dal governatore Nello Musumeci e dal presidente della Conferenza episcopale siciliana, l'arcivescovo di Catania Salvatore Gristina.

Quasi seimila persone, dai 69 ai 79 anni, hanno potuto ricevere la dose negli hub parrocchiali, anche se la fascia di età nel pomeriggio è stata spostata dai 65 ai 69 anni, come ha reso noto il dirigente generale dell'assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca, per evitare di buttare le dosi residue e dunque già scongelate.

Secondo i dati al momento disponibili e diffusi dalle Asp, in provincia di Messina sono state vaccinate 428 persone. A Catania sono state in tutto 829. A Siracusa le somministrazioni sono state 275. A Enna sono state 531. A Ragusa, le dosi di vaccino somministrate sono state 216. Su Trapani il dato si attesta sulle 570 somministrazioni. Dato indicativo è quello di Agrigento con 250 dosi. A Palermo sono stati circa 950 i vaccini somministrati. La proroga dell'orario sino alle 19 ha inoltre permesso di usare tutte le dosi disponibili. A Palermo, ad esempio, è stato possibile somministrarne una cinquantina in Cattedrale e ulteriori dosi sono state poi trasferite all'hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo.
La giornata di vaccinazioni nelle parrocchie è stata possibile grazie al protocollo d’intesa siglato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e dal presidente della Cesi, l’arcivescovo Salvatore Gristina.

Dice Gristina: "È un'occasione di prossimità e solidarietà verso le persone più fragili, nella tradizione della Chiesa che vuole essere una comunità che promuove la salute delle persone". Aggiunge Musumeci: "E' una iniziativa, finora unica in Italia che ha valore etico oltre che pratico e raggiunge direttamente i siciliani che desiderano vaccinarsi mentre partecipano alle celebrazioni Pasquali, nella giornata del Sabato Santo".

Monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale di Palermo, commenta: "Papa Francesco domenica scorsa durante l'Angelus della Domenica delle Palme ha sottolineato che l'anno scorso eravamo scioccati. Quest'anno siamo provati. Più ci vacciniamo prima usciamo da questa situazione che ci angoscia".
"Molti hanno aderito serenamente - prosegue - alcuni per paura dell'Astrazeneca sono stati restii ad iscriversi, però nonostante tutto abbiamo raggiunto un numero congruo che ci permette di attivare un centro vaccinazione. Se qualcuno non hanno fatto in tempo a prenotarsi c'è la possibilità di rientrare".

Tra i medici vaccinatori c'erano il presidente dell'ordine dei medici di Palermo, Toti Amato, impegnato nella chiesa San Vincenzo de Paoli, di via dei Quartieri, il consigliere dell'Ordine Antonio Iacono, anestesista e rianimatore, e Mirella Milioto, dermatologo pediatra. "I colleghi hanno aderito senza pensarci un attimo - dice Toti Amato -. La loro presenza dimostra la vera natura del medico. Il nostro primo dovere è la solidarietà. Vaccinare quanto più possibile e prima possibile è l'unica strada percorribile, ma non è la sola. Per uscire da questo stato di stanchezza interminabile che sta mettendo tutti a dura prova serve innanzitutto una grande alleanza tra scienza, cittadini e istituzioni".

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