Nonostante i disagi, le lunghe file, le tensioni, la Sicilia prova ad accelerare sul fronte vaccini. Come è successo ieri, anche oggi dalle 18 alle 22, gli hub della Sicilia saranno aperti per consentire la vaccinazione con Astrazeneca agli aventi diritto.
Si tratta di over 70, forze dell'ordine, insegnanti, persone già prenotate che avevano saltato il turno per la sospensione del siero o che vogliono ricevere la dose in anticipo rispetto alla prenotazione. Per riceve il vaccino è necessario presentare soltanto la tessera sanitaria.
L'hub della fiera del Mediterraneo di Palermo ieri sera era pieno di gente, circa 700 persone che hanno deciso di anticipare il vaccino o che ha voluto farlo nonostante non avesse ancora fatto richiesta. Le vaccinazioni sono andate avanti oltre le 22 per riuscire a vaccinare tutti coloro che erano in coda. E non sono mancati i furbetti (anche professionisti e minorenni), in fila nonostante non ne avessero diritto, ma prontamente invitati dal servizio d'ordine ad andarsene.
A dare una mano per velocizzare le somministrazioni, intanto, scendono in campo anche i volontari, che adesso, come ha annunciato la Protezione civile nazionale, affiancheranno nella varie regioni medici e infermieri nella campagna vaccinale.
E per evitare il caos davanti agli hub vaccinali, come è successo ieri in molte zone della Sicilia, si profila un coinvolgimento anche degli equipaggi medico-infermieristici del 118. La proposta è arrivata dallo stesso presidente della Sis 118 Mario Balzanelli, che ha mostrato la disponibilità a vaccinare a domicilio i fragili e le persone non autosufficienti con l'uso di automediche e medici e infermieri fuori servizio, 24 ore al giorno, 7 giorni su sette e anche durante i festivi.
"Gli equipaggi del 118 - spiega il presidente della Sis 118 - rappresentano la migliore garanzia di sicurezza in caso di eventi avversi rilevanti. Possiamo vaccinare a casa non solo i soggetti anziani con polipatologie, ma anche pazienti con malattie neurodegenerative, diversamente abili, le persone con malattie neoplastiche, tutti gli allettati".
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