Fabrizio Corona è stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Niguarda di Milano. Dopo la notizia del provvedimento che ha disposto il suo ritorno in carcere, ieri, l'ex fotografo dei vip ha dato in escandescenza, ferendosi lievemente alle braccia, ha reagito e urlato contro gli agenti e ha spaccato un vetro dell'ambulanza. Il tutto ripreso in diretta sul suo profilo Instagram. Rimarrà ricoverato, a detta dei suoi legali, almeno "per qualche giorno".
Corona è piantonato dalla polizia e da agenti di polizia penitenziaria del carcere di Opera dove sarà trasferito, quando potrà lasciare l'ospedale, come deciso dal sostituto pg Antonio Lamanna.
"Fabrizio resta ricoverato qualche giorno - ha detto l'avvocato Ivano Chiesa - meno male che sta bene, sono allibito per un provvedimento profondamente ingiusto e sbagliato che colpisce un uomo certo non pericoloso e che stava seguendo un percorso di cura. E' un giorno triste per la giustizia italiana".
Il tribunale Sorveglianza di Milano ha deciso che Fabrizio Corona deve tornare in carcere per una lunga lista di violazioni delle prescrizioni. Decisione contro la quale l'ex agente fotografico, come nel suo stile, ha reagito con rabbia e un po' di scena, prima ferendosi lievemente alle braccia, poi attaccando i magistrati e infine urlando contro la polizia e spaccando un vetro dell'ambulanza che lo ha portato in ospedale. Il tutto, ovviamente, mandato quasi in diretta dal suo entourage sul profilo Instagram, con tanto di foto in posa e immagini persino delle chiazze di sangue nella sua abitazione.
Tanto che è dovuto intervenire pure un portavoce di Facebook, società che possiede Instagram, per dire che "i post e le Storie" dell'ex agente fotografico "sono stati rimossi" perché "non permettiamo immagini o video di autolesionismo".
Restando sul puro fronte giudiziario, va detto che il collegio della Sorveglianza (presidente Marina Corti), dopo la richiesta del sostituto pg Antonio Lamanna, ha deciso di revocare da ieri il differimento pena in detenzione domiciliare che gli era stato concesso nel dicembre 2019 per una "patologia psichiatrica". Per i giudici, come emerge dal provvedimento, c'è la necessità di interrompere una dilagante e sempre più frequente commissione di infrazioni da parte di Corona, che trovano fondamento soltanto nella sua volontà di ritenersi arbitrariamente una persona non sottoposta ai vincoli e ai limiti della legge.
Tra le varie diffide per i suoi comportamenti, spiegano i giudici, oltre alle comparsate tv e all'uso smodato dei social, ce n'è pure una per essersi allontanato da casa senza autorizzazione il 30 novembre ed essersi incontrato con una delle presunte vittime di abusi da parte dell'imprenditore del web Alberto Genovese. E un'altra ancora per una festa dopo mezzanotte, il 19 dicembre, in un'abitazione con altre 14 persone in gran parte pregiudicati, violando anche le norme anti-Covid. E poi almeno quattro denunce (una per truffa e un'altra per minacce alla ex moglie Nina Moric) accumulate negli ultimi mesi.
"Questo è solo l'inizio, dottoressa Corti, signor Lamanna questo è solo l'inizio. Quant'è vero Iddio sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie", ha detto l'ex 'fotografo dei vip' in un video con tanto di faccia sporcata dal sangue, prima di aggiungere: "Avete creato un mostro". Poi, altre immagini con la madre in lacrime e il parapiglia contro i poliziotti che hanno dovuto ammanettarlo fuori dalla sua casa e infine il colpo sferrato al vetro dall'ambulanza andato in frantumi.
"A fronte di quanto accaduto Croce Maria Bambina si riserva ogni e più opportuna azione giudiziaria", ha spiegato il legale dell'ente, l'avvocato Daniele Pizzi. Denunce a suo carico per minacce potrebbero arrivare anche in Procura a Brescia per le frasi contro le toghe milanesi. La difesa, coi legali Ivano Chiesa ("provvedimento incredibile e ingiusto") e Antonella Calcaterra, si prepara al ricorso in Cassazione. Intanto, il fine pena per l'ex agente fotografico è fissato per settembre 2024.
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