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Da oggi nuove restrizioni per scuola e ristoranti, in Sicilia non decolla il ritorno alle lezioni in presenza

Da oggi gran parte delle regioni italiani tornano in zona rossa o arancione. La situazione dei contagi da coronavirus non è esplosiva ma la curva degli ultimi giorni non permette nuove aperture. La Sicilia resta in zona gialla, insieme a Valle d'Aosta, la Liguria, il Lazio, la Calabria, la Puglia e con la Sardegna unica regione in zona bianca.

Nove studenti italiani su 10, il 90,1% degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie, nei prossimi giorni rischiano di finire in didattica a distanza, per via del nuovo Dpcm. Si tratterebbe di 7,6 milioni di ragazzi che resterebbero a casa in virtù del nuovo provvedimento che prevede scuole chiuse nelle zone rosse e possibilità per i governatori di chiuderle nelle aree con più di 250 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti. Da oggi, invece, gli studenti in dad sono quasi 6 milioni: 5,7, per la precisione, vale a dire due su tre. È quanto afferma Tuttoscuola, che ha effettuato delle proiezioni sui dati della Fondazione Gimbe e che ipotizza un "lockdown formativo" quasi totale.

La scuola in Sicilia

Le ripercussioni più importanti sono sul fronte scuola e ristoranti. Nell'Isola la possibilità di effettuare lezioni in presenza per le scuole superiori è stata estesa al 75 per cento degli alunni ma la gran parte degli istituti resta ancora ferma al 50%. In dodici Comuni siciliani, però, da questa mattina fino al 13 marzo le scuole saranno chiuse, per un'ordinanza del governatore Nello Musumeci.

Lo stop alle lezioni riguarderà: Caccamo, San Cipirello e San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo; Castell'Umberto, Cesarò, Fondachelli Fantina e San Teodoro, nel Messinese; Licodia Eubea e Santa Maria di Licodia, nel Catanese; Montedoro, Riesi e Villalba, in provincia di Caltanissetta.

Scuola, la situazione regione per regione

In Lombardia restano aperti solo i nidi, tutte le altre scuole, università comprese, restano chiuse fino al 14 marzo per un'ordinanza del governatore Fontana che ha esteso la zona arancione scuro a tutta la regione. In Veneto, da oggi arancione, le scuole restano aperte con dad al 50%. Scatta in Piemonte l'arancione rinforzato: in 20 distretti su 38 la dad sarà al 100%, negli altri, tra cui la città di Torino, è prevista dalla seconda media.

L'Emilia Romagna, arancione, prevede scuola in presenza con le superiori al 50%. La provincia di Reggio Emilia è arancione scuro, con Dad dalle elementari in su. Nelle zone rosse (provincia di Modena, Bologna, Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena) saranno in Dad tutte le scuole, anche i servizi per l'infanzia. Le eccezioni alla Dad saranno per gli alunni disabili e i laboratori necessari.

In Friuli Venezia Giulia, arancione da oggi, in base a un'ordinanza del governatore Fedriga, da domani verrà svolta dad per gli studenti di scuole medie, superiori e università. Il provvedimento è invece già in vigore da ieri per le aree di Gorizia e Udine, province per le quali lo stesso Fedriga aveva già disposto la zona arancione (da ieri). In Calabria - che è in fascia gialla - da oggi e per due settimane le scuole di ogni ordine e resteranno chiuse per un'ordinanza del presidente Spirlì che prevede l'attivazione della dad. Restano aperti solo i nidi. In Basilicata, che è zona rossa, restano chiuse le scuole di ogni ordine e grado almeno fino al 14 marzo.

Anche in Campania, che da oggi è rossa, tutti in dad, università comprese. Nonostante la Sardegna sia in zona bianca, da lunedì scorso il presidente Solinas, attraverso un'ordinanza, mantiene misure restrittive per le scuole superiori: ritorno in classe dall'attuale 50 a un massimo di 75%. Le università, invece possono predisporre lezioni in dad o in presenza. Restano chiuse le scuole in alcuni comuni in lockdown.

Da questa mattina e per tutta la settimana chiuse le scuole di 40 dei 273 comuni della Toscana. La chiusura è stata disposta per 15 comuni da ordinanza del governatore Giani; ci sono poi 20 comuni della provincia di Pistoia e i comuni di Cecina (Livorno) e Castellina Marittima (Pisa) dove è automatica in quanto zone rosse. Ad Arezzo restano aperti asili nido e materne, chiuse tutte le altre; a Follonica (Grosseto), chiuse superiori e medie.

Da oggi in Liguria tutte le superiori saranno in dad, secondo quanto stabilisce un ordinanza del presidente Toti. In Valle d'Aosta, fascia gialla, tutte le scuole restano aperte. Per le superiori è previsto l'ingresso in classe solo di una percentuale di alunni mentre gli altri sono in dad. In Alto Adige le scuole elementari sono aperte con didattica in presenza, medie e superiori in dad. In Trentino - arancione - le scuole restano aperte, dai nidi alle medie, e alle superiori le lezioni continuano in presenza al 50%, secondo un'ordinanza del presidente Fugatti. Andranno a scuola anche gli studenti di Giovo, zona rossa.

In Umbria, che è arancione, proseguirà fino al 21 marzo la dad per tutte le scuole primarie e secondarie di Perugia. In provincia di Terni le secondarie di secondo grado saranno in presenza al 50%. Scuole chiuse a Orvieto, per un'ordinanza del sindaco. Dad al 100% in Puglia fino al 14 marzo, eccezioni per i disabili. Nel Lazio, che è in giallo, scuole in presenza fino alle medie, dalle superiori dad e presenza. Fa eccezione Frosinone, da domani zona rossa, dove le scuole saranno tutte chiuse.

Nelle Marche ad Ancona e Macerata dal al 100%; a Pesaro Urbino, Fermo e Ascoli Piceno - in arancione - dad alle scuole medie inferiori e superiori; a Sant'Elpidio a Mare (Fermo) il sindaco ha però chiuso anche nidi e scuole dell'infanzia. In Abruzzo le scuole resteranno in dad fino al 14 marzo, così come in Molise.

Ristoranti e bar, da oggi chiusi 2 locali su 3

Ultimi momenti di relax, ieri sera, al tavolo o al bancone in bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi prima del blocco anti Covid che coinvolge oltre 2 locale su 3 (66%) lungo la Penisola che da oggi si colora in zona rossa o arancione, mentre sono 12mila i servizi della ristorazione che possono rimanere aperti la sera in Sardegna in zona bianca. È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti in occasione della nuova mappa dei colori che scatta da oggi, dove restano gialle solo la Valle d'Aosta, la Liguria, il Lazio, la Calabria, la Puglia e la Sicilia.

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