Inserimento dei test rapidi antigenici nel sistema di conteggio e quindi nel bollettino quotidiano? Sì, ma non tutti i tamponi rapidi sono validi come i molecolari, ma soltanto quelli di terza generazione.
Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, in un'intervista di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola, specifica che i test di prima e seconda generazione "vanno interpretati in base alla situazione epidemiologica della popolazione studiata. E sul fatto se vengano conteggiati solo quelli di terza generazione, Rezza spiega che "la questione è ancora in sospeso, nei prossimi due giorni dovremmo definire il tutto. Molto probabilmente inseriremo nel bollettino i dati sui tamponi rapidi effettuati che ci comunicheranno i territori, ma è ancora da vedere quali, se tutti o solo quelli di ultima generazione".
La Sicilia può contare ad oggi solo sui test di seconda generazione, comprati in stock mesi fa, somministrati anche nei drive-in allestiti dalle Asp per lo screening epidemiologico sulla popolazione. Tamponi, spiega Rezza, "che hanno sempre una certa un’utilità, pure nel monitoraggio di massa, ma che in quest’ultimo contesto non possono essere equiparati ai test molecolari", tanto che, in caso di positività, i soggetti vengono isolati ed esaminati con tamponi "classici", come prevede la normativa.
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