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Nuovo Dpcm: zona bianca per riaprire tutto, ma è una chimera per le regioni

Il Covid non allenta la presa sull'Italia e tra giovedì e venerdì il governo varerà il nuovo dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio all’inegna del rigore: si va verso una stretta sulla movida, la conferma del divieto di spostamenti tra regioni e una revisione delle fasce.

"C'è una fase di recrudescenza in tutti i Paesi europei, i dati più brutti vengono da Inghilterra e Irlanda, le misure restano fondamentali", ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a 'Che tempo che fa'. "A Natale abbiamo preso misure robuste, nei giorni precedenti a Natale c'è stata una fase di rilassamento", ha sottolineato, "lavoreremo per fare un passo in avanti sul terreno delle misure restrittive, le misure già vigenti verranno confermate".

Dopo gli episodi di assembramenti e feste illegali, si pensa al divieto dell’asporto dai bar a partire dalle 18. Il divieto di spostamento tra regioni sarà esteso alle zone gialle, come durante le feste di Natale. Non è esclusa l’introduzione di una zona bianca senza restrizioni per chi raggiunge un Rt sotto 0,5 (al momento una chimera per quasi tutte le regioni). Se ne è parlato nella riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione della maggioranza e domani queste ipotesi saranno presentate domani alle Regioni nel vertice con il ministro Francesco Boccia.

I governatori si preparano a contestare l’idea, ribadita da Speranza, di far scattare automaticamente la zona rossa nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati per 100 mila abitanti. Con i dati attuali il Veneto finirebbe in rosso e l’Emilia-Romagna rischierebbe di scivolarci. Quello che appare certo è che si va verso una proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio. "Scuole chiuse e impianti di sci aperti? Mi pare complicato", ha confermato Speranza.

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