Il Moderna dovrebbe proteggere contro il coronavirus fino a due anni. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’azienda produttrice del farmaco precisando tuttavia che servono altri dati per una valutazione definitiva sulla durata.
«Lo scenario da incubo descritto dai media in primavera sul rischio che i vaccini durassero solo un mese è escluso», ha detto l’ad di Moderna Stéphane Bancel, secondo quanto riportato dal Guardian. «Il decadimento degli anticorpi generati dal vaccino ha un andamento molto lento e quindi riteniamo che la protezione possa durare un paio d’anni».
l'Agenzia europea del farmaco (Ema) e la Commissione europea hanno dato ieri il via libera al vaccino dell'azienda statunitense, definito "efficace e sicuro", dopo l'approvazione lo scorso 21 dicembre di quello di Pfizer-BioNtech. Complessivamente, nei prossimi tre mesi, giungeranno in Italia 1,3 milioni di dosi Moderna, con cadenza settimanale: 100mila a gennaio, 600mila a febbraio e 600mila a marzo.
Il farmaco è utilizzabile a partire dai 18 anni di età e nella sperimentazione su circa 30mila soggetti ha dimostrato un'efficacia del 94,1%, Utilizza l'innovativa tecnologia dell'Rna-messaggero, come quello Pfizer, e richiede una doppia dose. Il vaccino rimane stabile a temperature standard di refrigerazione tra 2 e 8 gradi C per 30 giorni.
Oggi via libera anche dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla distribuzione in Italia del vaccino, sostanzialmente sovrapponibile a quello di Pfizer sul piano dell’efficacia (intorno al 95%) e sicurezza. È quanto hanno rilevato gli esperti della Commissione Tecnico Scientifica dell’Aifa, riunita per esaminare il dossier sull'autorizzazione all’immissione in commercio in Italia e definire le modalità di utilizzo nel SSN. Il vaccino Moderna necessita (come Pfizer) di una dose di richiamo, da somministrare dopo 28 giorni.
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