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Covid, vaccino Pfizer arrivato a Roma scortato dai carabinieri

Il furgone contenente le prime 9.750 dosi del vaccino anti-Covid di Pfizer-Biontech destinate all’Italia è arrivato alla caserma di Tor di Quinto a Roma, scortato dalle auto dei carabinieri. Il mezzo si dirigerà poi all’ospedale Spallanzani. Il furgone partirà dalla caserma dei carabinieri di Tor di Quinto intorno alle 10 di domani e raggiungerà lo Spallanzani dove le dosi saranno suddivise in scatole che verranno poi consegnate ai militari.

Alcuni mezzi militari partiranno per le destinazioni da raggiungere via terra nel raggio di 300 chilometri, altri si recheranno verso l'aeroporto militare Pratica di Mare dove le restanti dosi verranno imbarcate sugli aerei per altre destinazioni. La distribuzione sarà a cura della Difesa.

«Avevamo detto che prima della fine dell’anno avremmo iniziato le vaccinazioni e così sarà - dice il ministro degli Esteri Luigi di Maio - Ci riprenderemo le nostre libertà e torneremo ad abbracciarci». La macchina organizzativa è pronta. «Abbiamo effettuato un sopralluogo nella zona di stoccaggio - conferma l'assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D’Amato - e tutto funziona perfettamente».

Il 27 mattina scatterà il Vaccine Day in tutto il paese. Una giornata simbolica che vedrà le donne protagoniste: la prima ad essere vaccinata a Roma sarà l’infermiera Claudia Alivernini, 29enne che lavora proprio allo Spallanzani; in Lombardia toccherà invece a due lavoratrici del Niguarda di Milano - l’operatrice socio-sanitaria Adele Gelfo e l’addetta alle pulizie Grazia Presta - e a Annalisa Malara, l’anestesista che ha scoperto il paziente uno, Mattia, all’ospedale di Codogno. Anche a Napoli il primo vaccinato sarà una donna, Filomena Ricciardi, medico del pronto soccorso del Cardarelli.

Dopo il Vaccine day, le successive dosi arriveranno direttamente dalla fabbrica della Pfizer nei 300 luoghi di somministrazione indicati dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri e a quel punto partirà davvero la campagna vaccinale vera e propria per operatori sanitari e personale e ospiti delle Rsa. Con un occhio costante all’andamento dei numeri dell’epidemia poiché una risalita della curva rallenterebbe le vaccinazioni.

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