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Covid, Rezza "bacchetta" la Sicilia: ancora troppi contagi, bisogna continuare con le restrizioni

Giovanni Rezza

In Italia scende il numero dei nuovi positivi e, notevolmente, anche il tasso di positività ma non accade la stessa cosa in Sicilia dove nella giornata dell'Immacolata si è registrato un picco rispetto a ieri e una crescita anche del tasso di positività che è maggiore alla media nazionale (9,9%).

Sono, infatti, 1.148 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, su 9.966 tamponi effettuati e il tasso di positività è salito all'11,51% (10,9% ieri). Numeri, dunque, preoccupanti quelli registrati nella nostra isola e a "bacchettare" la Sicilia ci ha pensato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza che, durante la conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica organizzata al dicastero, ha specificato come l'andamento in Sicilia sia tra i peggiori.

"Sul fronte delle regioni si evidenziano miglioramenti notevoli in regioni come la Lombardia e la Toscana, non è la stessa cosa per Veneto, Sicilia e la Puglia - ha sottolineato -. Globalmente, il numero dei positivi tende a diminuire ma in maniera molto lenta, questo numero elevato di positivi ci dice che bisogna continuare con le misure decise".

E anche ad Agrigento, dove ieri non era stato registrato alcun caso, ecco che nelle ultime 24 ore sono stati ben 46 i nuovi positivi. Il maggiore incremento è stato registrato a Catania con 440 casi, poi a Palermo con 214 e Trapani con 159. Seguono, Messina 105, Enna 58, Caltanissetta 49, Agrigento 46, Ragusa 45 e Siracusa 32.

Nelle prossime ore, intanto, si attendono importanti novità per quanto riguarda le misure che adotteranno i sindaci dei Comuni siciliani per evitare assembramenti nelle città durante le festività natalizie e quella che dovrà firmare il presidente della Regione per monitorare l'esodo, probabile, verso la Sicilia che si verificherà dal prossimo 20 dicembre.

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