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Coronavirus, arrivano gli ispettori del ministero negli ospedali siciliani: controlli a Catania ed Enna

Giornata intensa per gli ispettori inviati dal ministro della Salute, Roberto Speranza, per verificare la situazione relativa ai numeri dei posti letto di terapia intensiva registrati dalla Regione sulla piattaforma Gecos. I primi step degli ispettori, cinque in tutto, accompagnati da carabinieri del Nas, sono stati al Garibaldi di Catania dove hanno controllato i reparti di terapia intensiva e le aree Covid, e al San Marco di Catania, che fa parte dell’azienda che gestisce anche il Policlinico universitario, dove hanno anche visitato il nuovo reparto Ecmo per l’ossigenazione extracorporea a membrana per i malati da coronavirus. In serata si sono recati a Enna, per un sopralluogo nell’ospedale Umberto I.

Il loro arrivo è collegato alle registrazioni audio su una chat di Whatsapp con i direttori generali di Asp e aziende ospedaliere, di Mario La Rocca, dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione Siciliana, che ha scatenato numerose polemiche. La Rocca spingeva sui numeri di letti in terapia intensiva e reparti ordinari da comunicare al Governo per evitare che la regione diventasse zona rossa dopo che il premier Giuseppe Conte aveva firmato il Dpcm per arginare la seconda ondata del Covid.

Anche l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e il Governatore Nello Musumeci avevano sollecitato al ministro l’invio degli ispettori "per fare chiarezza". Sui contenuti dell’ispezione, che proseguirà nei prossimi giorni in altri nosocomi dell’isola, non trapela alcunché di ufficiale. Domani dovrebbero ispezionare gli ospedali di Messina e Palermo. La procedura prevede che gli ispettori, dopo il loro rientro a Roma, presentino una relazione al ministero.

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