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Coronavirus, luci e ombre per la Sicilia: ultima in Italia per numero di tamponi, ma si muore meno

I tamponi continuano a scarseggiare, sono poche le guarigioni ma per fortuna è altrettanto basso il bilancio delle vittime. I numeri della Sicilia ancora dentro l'epidemia di coronavirus al termine della settimana che va dal 24 al 30 agosto, basati sui dati dell'Ufficio Statistiche del Comune di Palermo e del Sistan (Sistema Statistico Nazionale), dipingono una realtà tutto sommato stabile.

Dal confronto aggiornato con i dati relativi alle altre regioni e province autonome (rapportati a 100mila abitanti) si conferma la sensibile risalita del numero di nuovi positivi in tutte le regioni italiane. La Sicilia però, in rapporto alla popolazione residente, è l’ultima regione per il numero di tamponi effettuati: 6971,0 ogni 100 mila abitanti, davanti alla Campania con 7146,4. Il dato medio nazionale è pari a 14260,8 tamponi ogni 100 mila abitanti.

L'Isola però, in rapporto alla popolazione residente, è la seconda regione con il minor numero di tamponi positivi: 86,4 ogni 100 mila abitanti, preceduta dalla Calabria con 76,7. Il dato medio nazionale è pari a 445,2 positivi ogni 100 mila abitanti, e nelle regioni più colpite si superano i 700 positivi ogni 100 mila abitanti: Valle d'Aosta 981,7; Lombardia 989,1; Provincia autonoma di Trento 938,2; Piemonte 756,5,0.

I ricoverati in terapia intensiva sono lo 0,90% degli attuali positivi, quarto valore più elevato dopo l’1,15% della P.A. di Trento, l’1,14% della Basilicata e l’1,05% della P.A. di Bolzano. Il valore medio nazionale è pari allo 0,36%, e tre regioni non hanno ricoverati in terapia intensiva: Calabria, Molise e Val d’Aosta. Ma, come è stato già precisato, terapia intensiva non sempre è sinonimo di caso grave, a volte vi si ricorre solo per offrire al paziente un supporto in più rispetto al regime ordinario.

Come già emerso dai precedenti report, nell'Isola si guarisce poco: la percentuale di guariti/dimessi sul totale dei positivi è passata dal 70,3% al 67,4%, quarto valore più basso fra tutte le regioni e province autonome dopo Sardegna (60,0%), Campania (64,1%) e Lazio (64,6%). La media nazionale è pari a 77,7 guariti/dimessi per 100 positivi, e il valore più elevato si registra nella P.A. di Trento con il 90,3% dei positivi già guariti o dimessi, seguita dalla Val d’Aosta con l’86,3%.

Ci sono, come detto, anche delle buone notizie. La Sicilia è la terza regione con il minor numero di deceduti per 100mila abitanti: 5,8 (meglio la Calabria e la Basilicata con 5,0). In questo caso il dato medio nazionale è pari a 58,9 deceduti ogni 100 mila abitanti, e in Lombardia, Valle d'Aosta e Liguria si superano i 100 deceduti ogni 100 mila abitanti: rispettivamente 166,9, 116,3 e 101,8.

Il tasso di letalità (deceduti per 100 positivi) della Sicilia è pari a 6,7, valore che pone l'Isola dietro al Molise (4,4), all'Umbria (4,5), alla Basilicata (5,3), alla Sardegna (6,3), alla Campania (6,5) e alla Calabria (6,6). La media nazionale è pari a 13,2 e i valori più elevati si registrano in Lombardia (16,9), Liguria (14,4), Emilia Romagna (14,0) e Marche (13,6).

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