"Il quadro disvelato dalle indagini della Guardia di finanza è impietoso e fa rabbia. Poco importa che siano fatti risalenti nel tempo al 2016".
Lo dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, a proposito dell’operazione «Sorella sanità», con 12 misure cautelari, a carico, tra gli altri, del direttore generale dell’Asp di Trapani e del responsabile della struttura per l’emergenza coronavirus, Antonino Candela.
"Quando abbiamo applicato il protocollo anticorruzione Anac-Agenas avevamo individuato nel rischio gare quello più alto. Ed è anche questa la ragione per la quale, attirandomi polemiche, ho alzato la voce sulle centrali di committenza pubbliche perchè il sistema sanitario non può essere depauperato da condotte criminose. Ho sempre invitato, e continuo a invitare oggi, tutte le imprese a denunciare all’autorità giudiziaria ogni anomalia e a segnalarlo formalmente alla nostra anticorruzione".
"La storia personale e le pubbliche considerazioni di tante istituzioni su alcuni dei soggetti coinvolti, a partire dal dottor Candela - prosegue - stonano con le risultanze di questa attività investigativa. E per questo la vicenda lascia ovviamente attoniti. Ma saranno immediati, già questa mattina, tutti i provvedimenti conseguenti".
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