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Ha il coronavirus bimba di 45 giorni, positiva un'insegnante: scuole chiuse, si valuta la proroga

Si valuta di prolungare la chiusura delle scuole

Tra i nuovi contagiati da coronavirus c'è anche una bimba di un mese e mezzo in Toscana. Già nel corso della giornata era stato registrato tra i nuovi casi quello di un neonato di tre mesi di Chiusi, mentre altri due bambini di 10 e 11 anni sono risultati positivi nei giorni scorsi nella stessa regione.

La piccola è ricoverata all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze per coronavirus e le sue condizioni non destano preoccupazioni. La piccola è stata trasferita da Massa (Massa Carrara) al pediatrico fiorentino dove è stato predisposto per lei un percorso protetto. Da quanto appreso presenterebbe sintomi influenzali e tosse.

Ad Arezzo, invece, 112 alunni sono stati messi in isolamento domiciliare dopo che un'insegnante della scuola che frequentano è risultata positiva al Coronavirus. In città e provincia sono fino a oggi quattro i casi positivi al coronavirus: oltre all'insegnante, un 43enne di Castelfranco Piandiscò, come la donna in isolamento domiciliare, un 64enne di Poppi ora in terapia intensiva e la sua compagna ricoverata anche lei.

Dopo il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, anche il premier Conte ha confermato che quella di prolungare la chiusura delle scuole è una possibilità, anche se non è questo il momento di parlarne. "Vedremo con l'avvicinarsi della scadenza, in questo momento non lo so neanche io, dobbiamo ragionare sempre nel segno dell'adeguatezza e della proporzionalità" dice.

Le priorità in questo momento sono altre: il decreto con le misure economiche innanzitutto ma anche quelle a favore delle famiglie che devono far fronte alla sospensione dell'attività scolastica, con l'ipotesi dei voucher per le baby sitter e di un congedo straordinario per uno dei genitori. E c'è poi il problema dei tribunali, con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che sta valutando la sospensione delle udienze non urgenti in tutte le zone del Paese in cui si manifestano esigenze sanitarie.

L'altra grande incognita è rappresentata dal sistema sanitario, che per ora tiene. Il dato positivo di ieri sono i 414 guariti, il 50% in più rispetto al giorno precedente. Ma c'è un altro numero che preoccupa: sono i 1.777 malati in Lombardia, il 54% del totale, con un incremento in un solo giorno di 280 persone in più. Di questi 244 sono in terapia intensiva. "I posti possono crescere di 200 in più ma poi serve il personale per gestirli" ha detto l'assessore Gallera. Per il momento "non ci sono criticità", né in Lombardia né nel resto d'Italia, ha assicurato il commissario Angelo Borrelli ribadendo che in caso di necessità i pazienti verranno smistati nel resto degli ospedali italiani.

Intanto, c'è un altra vittima al Sud: la seconda persona risultata positiva al coronavirus è morta in Puglia. Si tratta di un uomo di 76 anni della provincia di Foggia. Lo ha reso noto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "È stata accertata la presenza di COVID-19 in un uomo di 76 anni con importanti patologie di base deceduto nella provincia di Foggia", si legge nella nota della Regione Puglia. "Sarà l'Istituto Superiore di Sanità a dare la definitiva conferma e stabilire il nesso tra infezione da Covid-19 con il decesso quando analizzerà i campioni clinici".
Ed è risultato positivo un altro caso in provincia di Foggia. Il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Foggia, come da protocollo regionale, ha attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche provvedendo a isolare tutti i contatti stretti. Salgono quindi a 19 i casi positivi in Puglia.

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