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Migranti, le Ong: "Se necessario agiremo anche noi come Sea Watch"

«Noi facciamo monitoraggio nel Mediterraneo. Se dovessimo trovarci in una situazione in cui siamo l’unica imbarcazione che può svolgere il salvataggio, agiremo come ci impone la legge del mare. Faremo quello che è previsto dalle normative che ci obbligano a comportarci in un certo modo, come ha fatto la Sea Watch. È così che abbiamo fatto e così faremo». Lo ha detto Alessandro Metz di Mediterranea Saving Human in una conferenza stampa congiunta delle Ong.

«L'ordinanza del Gip restituisce dignità all’Italia. L’ordinanza raccoglie, racconta e spiega in maniera sintetica ciò che non succede a livello governativo», ha aggiunto Alessandro Metz.

«Con due articoli e mezzo si tenta di riscrivere anni di normative e leggi e convenzioni internazionali che fanno si che in mare si salva - ha detto Metz a proposito del decreto sicurezza bis - Il Ministro dell'Interno si sovrappone ad altri ministeri e ci sono aspetti che vanno indagati e portati in aula tribunale. Noi le responsabilità ce le prendiamo, ma c'è qualcun altro che sfugge ai processi», ha aggiunto il portavoce di Mediterranea chiedendo «il dissequestro immediato delle navi Ionio e Sea Watch. Oggi siamo presenti in mare, ma con un assetto diverso da quello che dovremmo avere».

«La decisione inopportuna di escludere la Sea Watch dimostra un vizio di chi è al governo di considerare il Parlamento come se fosse casa propria, ascoltando solo chi si vuole», ha detto Filippo Miraglia dell’Arci. La decisione è stata presa in solidarietà da parte delle altre ong nei confronti di Sea Watch, che ieri all’ultimo momento era stata esclusa dall’audizione.

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