«Quanto avvenuto a Napoli è indegno. È necessario indagare, chi ha sbagliato deve pagare». Ha risposto così il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico a Parete (Caserta) ad una domanda dei cronisti sul caso del matrimonio del cantante neo-melodico Tony Colombo. «Non è possibile che abbiano montato un palchetto in Piazza del Plebiscito, anche per parecchio tempo, e nessuno si sia mosso» ha concluso Fico.
«Posso confrontarmi con l’assessore Clemente e col sindaco De Magistris su tutto quello che vogliono. Ho ringraziato il Comune di Napoli per la gentile concessione alla fine del video del mio nuovo singolo. Vi pare che uno come me, abituato ad organizzare concerti, feste, etc., non fa i permessi?», si era difeso Tony Colombo.
«Tra l’altro - aggiunge il cantante - il sindaco De Magistris aveva manifestato l’intenzione di officiare il mio matrimonio, poi ha comunicato che in quella data avrebbe avuto altre cose da fare».
«Guarda caso - prosegue - le polemiche sui permessi per la realizzazione del flash-mob sono venute fuori il giorno
del mio matrimonio. A scoppio ritardato! Io mi sono sposato il 28 marzo, il flash-mob a piazza del Plebiscito è stato
realizzato il 25 marzo. Sono passati tre giorni in cui sui social e sui giornali si parlava in modo favorevole di questa mia iniziativa».
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