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La morte dell'assessore Tusa, la ricostruzione della drammatica mattina alla Regione

L'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Tusa

L'allarme alla Regione è scattata non appena i siti hanno rilanciato la notizia della caduta dell'aereo della Ethiopian Airlines. Erano da poco passate le 11 e i membri dello staff dell'assessore ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa, hanno subito temuto il peggio.

I più fidati collaboratori sono entrati nella mail dell'assessore e hanno cercato fra i messaggi inviatigli la copia del biglietto. Verificato che la compagnia e gli orari erano gli stessi di quelli indicati dalla prime sommarie informazioni, dalla segreteria di Tusa è partita la prima telefonata a Nello Musumeci e all'assessore alla Salute Ruggero Razza.

Anche altri assessori della giunta sapevano che Tusa avrebbe preso quel volo e questo ha subito fatto crescere la tensione. Ricevuta la notizia del timore che Tusa fosse a bordo, Musumeci si è subito messo in contatto con la Farnesina e poi col passare delle ore, poco prima di ora di pranzo, le conferme sono arrivate.

Tusa era diretto a Malindi, in Kenia, per una conferenza internazionale promossa dall’Unesco con la partecipazione di archeologi provenienti da tutto il mondo.

L'assessore è considerato fra i più importanti archeologi marini del mondo. E per questo motivo era stato chiamato dall'Unesco a presenziare al convegno di Malindi.

L’Unesco ha mostrato nei mesi scorsi di voler fare di Malindi il centro di interesse storico e di recupero delle tradizioni e della cultura di tutto il Kenya.

Musumeci, in costante contatto con la Farnesina, ha fatto sapere che a breve rilascerà una dichiarazione.

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