La Regione potrà sospendere solo gli 11 dipendenti finiti ai domiciliari per assenteismo mentre per gli altri 31 indagati scatta una lunga e complessa procedura disciplinare che potrà concludersi col licenziamento solo in caso di condanna definitiva.
Sul caso, come spiega Giacinto Pipitone in un articolo sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, si apre quindi una partita amministrativa che molto dipende da quella giudiziaria.
L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ieri ha annunciato l’intenzione della Regione di arrivare in fretta al licenziamento dei dipendenti “infedeli” dell’assessorato e di costituirsi parte civile al processo, ma l’ufficio Disciplinare dovrà attendere la magistratura.
Il presidente della Regione Nello Musumeci ha, invece, puntato l'attenzione sui controlli, dicendo di voler potenziare la sorveglianza. L'obiettivo è la sistemazione dei tornelli per monitorare e censire chi entra e chi esce.
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