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"Consegne concordate con gli scafisti", la Ong si difende e nega le accuse: "La nostra priorità è salvare vite" - Foto

PALERMO. "Consegne concordate fra scafisti ed equipaggio". Ci sarebbero almeno tre casi in cui alcuni componenti dell'equipaggio della nave, non ancora identificati, avrebbero avuto contatti con trafficanti di migranti libici e sarebbero intervenuti in operazioni di soccorso senza che i profughi fossero in reale situazione di pericolo. È con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che la procura di Trapani  ha chiesto e ottenuto dal gip il sequestro della nave Iuventa, una delle imbarcazioni della organizzazione tedesca Jugend Rettet, una delle Ong impegnata nei salvataggi nel Canale di Sicilia.

Secondo la procura, i migranti sarebbero stati trasbordati sulla nave della ong scortati dai libici. Per i pm il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, escluso solo quando il soccorso avviene in situazioni di imminente rischio, sarebbe smaccato.

"Il 26 giugno scorso alle 17 sull'albero a poppa della Iuventa, battente bandiera olandese, della Ong tedesca Jugend rettet, è stata issata la bandiera libica", scrive il gip nel provvedimento di sequestro della nave. Citando una testimonianza intercettata scrive che ''l'ostilità verso l'Italian Maritime Rescue Coordination Centre è confermata dal cartello con la scritta 'Fuck Imrcc' posizionato alla prua'' della Iuventa.

L'Ong Jugend Rettet risponde su Twitter e sul suo sito, ribadendo la missione e negando le accuse. ''Per noi il salvataggio di vite umane è e sarà la priorità - si legge sul social - e ci dispiace non poter operare nella zona di ricerca e salvataggio in questo momento. Non vogliamo fare alcuna ipotesi, per questo stiamo raccogliendo informazioni a tutti i livelli e solo dopo potremmo valutare le accuse. Speriamo di incontrare le autorità italiane prestissimo''.

Intanto, sul web corrono le critiche, e anche qualche offesa, contro la ong. Non tutti i commenti al tweet della  Jugend Rettet sono positivi. Anzi. C'e' chi augura un felice anno in carcere; chi scrive: ''Facile coi soldi italiani''. Ma c'e' anche chi sprona ad andare avanti e chi scrive: ''I nostri nipoti un giorno sapranno che avete fatto la cosa giusta, forza'' e ''salvate le persone ma non portatele in Italia''

L'equipaggio della nave è stato trasferito dall'imbarcazione in alcune abitazioni private dell'isola di Lampedusa solitamente affittate ai turisti; mentre la Iuventa è ancorata e sorvegliata dalla polizia di Stato. La nave è stata perquisita anche con l'aiuto di cani molecolari e la Guardia Costiera ha portato via i documenti di bordo.

Gli investigatori hanno preso anche alcuni computer che si trovavano a bordo. Sui pc la polizia farà degli accertamenti tecnici. Verranno esaminati dagli inquirenti anche tutti gli strumenti di bordo che "raccontano" i movimenti dell'imbarcazione impegnata nel soccorso dei migranti. La Iuventa oggi partirà per Trapani, dove resterà sotto sequestro. Sarà infatti la procura di Trapani che continuerà a occuparsi delle indagini. Lo ha ribadito il procuratore facente funzioni Ambrogio Cartosio puntualizzando che non ci sarà alcun trasferimento del procedimento alla Dda di Palermo, competente per legge a indagare sui traffici di migranti.

Sulla vicenda interviene anche Save the Children e fa sapere che "prende atto delle notizie uscite sui media in relazione all'inchiesta che ha portato al sequestro della nave Iuventa della ong Jugend Rettet", ma specifica: "Al momento non siamo in grado di corroborare alcuna informazione. Confidiamo nella magistratura per il più rapido chiarimento della situazione, nell'interesse delle missioni umanitarie di ricerca e salvataggio".

 

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