CATANIA. A poche ore dal loro arrivo ad Amatrice, domenica scorsa, i volontari della squadra Corpo italiano di soccorso dell'ordine di Malta (Cisom) del raggruppamento Sicilia Orientale hanno vissuto le scosse di terremoto hanno colpito ancora il Centro Italia.
«Stavamo per iniziare il nostro turno di servizio - racconta il capo squadra Graziano Cascone - quando il nostro container ha iniziato ad ondeggiare. Immediatamente dopo la scossa siamo stati allertati ed inviati a San Cipriano dove era stato segnalato il crollo di un edificio con il sospetto che sotto le macerie potessero trovarsi delle persone. Fortunatamente - aggiunge - una volta raggiunta la frazione abbiamo verificato che, nel crollo, non erano state coinvolte persone. Gli attimi successivi al terremoto sono stati momenti concitati soprattutto tra la popolazione nella cui memoria sono stati rievocati i terribili attimi dello scorso agosto. Qui - spiega Cascone - la maggior parte della popolazione ha avuto lutti in famiglia, conseguenti al terremoto, per cui rivivere, con la scossa di domenica, quei momenti li ha ulteriormente e particolarmente turbati».
Il Cisom, oltre a squadre di soccorritori e logisti sta assistendo la popolazione con un team di esperti in psicologia dell'emergenza, una attività, questa, senza soluzione di continuità. «Le nostre squadre - ricostruisce Cascone - subito dopo la scossa di domenica si sono recate in ricognizione, oltre quella inviata in emergenza a San Cipriano, nelle piccole e remote frazioni per accertarsi che non vi fossero state conseguenze gravi».
I volontari del Cisom garantiscono l'assistenza, con i propri mezzi fuoristrada, a quella parte della popolazione che non ha voluto lasciare le proprie abitazioni, per accudire gli animali, nelle frazioni più remote e difficilmente raggiungibili garantendo assistenza logistica e sanitaria.
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