Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Migranti, è scontro fra vescovi e Lega
«Siete piazzisti», «Voi ci guadagnate?»

Galantino, segretario della Cei: «Dichiarazioni per raccattare voti». Salvini: «c’è Chi straparla a nome della chiesa»

ROMA. «Piazzisti da quattro soldi che, pur di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse!». Non ha usato mezzi termini il segretario generale Cei, monsignor Nunzio Galantino, che pur non citando direttamente Salvini e Grillo ha definito così i politici che negli ultimi giorni hanno invocato chiusure e restrizioni all'arrivo di migranti e rifugiati. E subito, sul tema dell'immigrazione, si è riacceso lo scontro tra la Lega e i rappresentanti della Chiesa. «Come italiani dovremmo un poco di più, imparare a distinguere il percepire dal reale», ha detto a Radio Vaticana Galantino, di ritorno da una missione tra i profughi iracheni in Giordania. «Noi qui - ha spiegato - sentiamo dire e sentiamo parlare di “insopportabilità”» del numero di richiedenti asilo: guardate, questo, secondo me, è un atteggiamento che viene, in questi giorni, purtroppo alimentato da questi quattro “piazzisti” da quattro soldi». «Lo so che l'accoglienza è faticosa; lo so che è difficile aprire le proprie case, aprire il proprio cuore, aprire le proprie realtà all'accoglienza», ha ammesso Galantino, facendo però proprio l'esempio della Giordania che «ha una popolazione di circa sei milioni, sei milioni e mezzo, ma sapete che lì ci sono due milioni e mezzo di profughi che vengono accolti?. Allora «quello che distingue la Giordania, il Kurdistan iracheno e le altre zone che stanno accogliendo i profughi in questo momento dall'Italia, da noi è questo: non perché loro hanno più mezzi, probabilmente hanno solo un cuore un poco più grande: probabilmente vogliono veramente mettere vita con vita con queste persone». E soprattutto, ha aggiunto Galantino, «questa attenzione che da noi ahimè manca, ai perseguitati cristiani e yazidi, minoranze che hanno fatto la storia del Medio Oriente».

Alle parole del segretario Cei non ha tardato a replicare Matteo Salvini, in questi giorni all'attacco anche del Papa, spiegando che la sua «non è una polemica con la Chiesa ma con qualcuno che straparla a nome della Chiesa». «Ricordo monsignor Maggiolini (ex vescovo di Como, morto nel 2008, ndr), altro che Galantino; valeva dieci monsignor Galantino - ha detto il leader della Lega -. Diceva, anni fa, che era in corso un'invasione. Ma ora c'è qualcuno che fa politica a nome della Chiesa». Salvini dice di conoscere «tantissimi uomini di Chiesa di alto livello che dicono che l'accoglienza deve avere un limite o delle regole; altri, invece, o straparlano o ci guadagnano». Quanto all'invito del Papa ad accogliere gli immigrati, il segretario leghista pone dei paletti: «Sono parole che possono andare bene per un Papa, ma poi un padre, un sindaco deve pensare ai suoi figli e ai suoi fratelli, e dire che bisogna imporre delle regole. Dire che bisogna accoglierli tutti, secondo me, è sbagliato». Numerose le le reazioni. Per Francesco Boccia (Pd), la Chiesa ha il «sacrosanto diritto» di esprimere le sue opinioni. Per Fabrizio Cicchitto (Ncd), quella di Salvini è una «mediocre campagna». E mentre il commissario dell’Unione europea Dimitris Avramopoulos annuncia lo stanziamento europeo di 558 milioni di euro per l'Italia e 474 per la Grecia, in quanto Paesi in prima linea, per programmi sul tema migranti, il responsabile immigrazione di Forza Italia, Giorgio Silli, propone controlli sulle spiagge per i vù cumprà. «Sarebbe utile, se non indispensabile, una sorta di controllo fisso sulla spiaggia, una sorta di check point dove l'ambulante debba mostrare il titolo di soggiorno e le autorizzazioni per lavorare come tale».

Caricamento commenti

Commenta la notizia