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Cinghiali: decine di attacchi in tutta Italia nell'ultimo anno

L'ultimo caso è quello di Cefalù, dove una coppia è stata assalita da un cinghiale che ha sbranato e ucciso il marito, e ferito gravemente la moglie

PALERMO. La popolazione dei "cinghio-maiali", cinghiali che si accoppiano con maiali selvatici, è stimata in 10.000 esemplari (anche se non esistono delle stime ufficiali). I boschi delle Madonie, ma non solo, sono ormai liberi dai grandi predatori. Orsi e lupi, ad esempio, sono estinti da decenni. I grifoni sono migrati altrove. In un contesto ambientale squilibrato dal punto di vista animale, si trovano migliaia di cinghiali che non solo distruggono e arrecano danni considerevoli al patrimonio ambientale delle Madonie, ma spesso aggrediscono l'uomo, arrivando anche ad ucciderlo. L'ultimo caso è quello di Cefalù, dove una coppia è stata assalita da un cinghiale che ha sbranato e ucciso il marito, e ferito gravemente la moglie.

Ma  nel resto d'Italia, e in Sicilia, i casi di aggressione da parte di cinghiali sono diversi: nel settembre dello scorso anno, Domenico Colantoni, 33enne di San Mauro Castelverde, è stato aggreddito da un suide nella vallata del Fiume Pollina. Al malcapitato sono stati riscontrati traumi ad una gamba e al piede. Qualche giorno prima dell'episodio, un altro uomo, Calogero Cerami di Petralia Sottana, era stato aggredito da una femmina di cinghiale.

Qualche mese dopo, a febbraio di quest'anno, a Roma Nord era stato denunciata la presenza di cinghiali per le strade. Spaventavano le madre a passeggio con i figli piccoli, e si addentravano nei condomini. Ma a farne le spese, in questo caso, sono stati  gli animali domestici, sbranati in più di un caso.

Nel febbraio del 2014, invece, due persone stavano raccogliendo verdure in una zona di campagna della provincia di Cosenza. Entrambi sono stati aggrediti e presi di mira dai grossi animali e hanno riportato diverse ferite gravi. «Abbiamo rischiato di morire - avevano raccontato - dopo essere scesi dall’auto di ritorno da alcune commissioni. Siamo giunti in un uliveto quando, all’improvviso, è spuntato un cinghiale di oltre un quintale che, immediatamente, ha caricato uno di noi due».  «E' venuto verso di me - disse uno dei due giovani - come una furia. Mi ha colpito ad una spalla scaraventandomi a terra». Subito dopo l’animale si è scagliato contro l’altro giovane che, intervenuto in soccorso dell’amico, stava tentando di allontanarlo con calci e pugni. Il cinghiale ha azzannato il ragazzo ad un polpaccio lacerandolo dal basso verso l’alto per poi scappare e perdersi tra i cespugli.

Il caso più recente di aggressione risale a maggio scorso, a Trieste. Un uomo di 70 anni ha riportato lesioni multiple, giudicate importanti, dopo essere stato attaccato da un cinghiale nella sua campagna. Dilaniato il suo pastore del Caucaso che ha cercato di salvarlo: è morto dopo qualche ora.

 

 

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