ROMA. Sono stati catturati dalla polizia i due ragazzi ricercati per l'incidente avvenuto la scorsa settimana alla periferia di Roma dove ha perso la vita una donna filippina e 8 persone sono rimaste ferite. I due sono stati
rintracciati questa mattina dalla squadra mobile.
L'incidente è avvenuto lo scorso 28 maggio. I due sono stati fermati e rischiano l'accusa di omicidio volontario. Per l'incidente, costato la vita alla donna filippina, è già in carcere una 17enne che deve rispondere di concorso in omicidio volontario. Da subito le indagini hanno puntato ad una coppia di ragazzi che erano in auto con la minorenne presa subito dopo lo schianto. Uno dei due è il marito della ragazzina arrestata. La coppia ha un figlio di 10 mesi.
Secondo quanto si è appreso uno dei due, che sarebbe maggiorenne, è stato rintracciato in Sardegna. L'altro invece è stato preso a Roma, nella zona periferica di Massimina. Secondo le prime informazioni i due sarebbero
fratelli. Verrà presto sentito dai magistrati della Procura di Roma, il giovane di 19 anni fermato assieme al fratello minorenne . Il maggiorenne dovrà rispondere alle domande dei pm coordinati dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani che cercheranno di chiarire chi fosse alla guida al momento del drammatico incidente.
I due rom che sarebbero stati a bordo dell'auto pirata, causa dell'investimento mortale nei giorni scorsi, arrestati dalla Polizia, hanno 17 e di 19 anni, il primo
sembra fosse alla guida«. Lo afferma il ministro dell'Interno Alfano che ringrazia la Polizia per le indagini scrupolose e per l'impegno che ha consentito di arrivare all'obiettivo».
"Mi congratulo con le forze dell'ordine, il Prefetto e il Questore che, lavorando giorno e notte, hanno assicurato alla giustizia i responsabili di tanto dolore, coloro che hanno strappato Corazon Abordo al marito, alle figlie e a tutta la sua famiglia, devastando le loro vite. Sono vicino ai familiari della donna. Chi vive al di fuori della legge non può trovare spazio nella nostra città e nel nostro Paese e il Campidoglio si costituirà parte civile nel processo contro
queste persone." Così il sindaco di Roma Ignazio Marino.
«Meno male sono stati presi. Ora devono essere puniti». Così la signora Benigna, zia di Thelma una delle filippine rimaste ferite nell'incidente mortale avvenuto la scorsa settimana del quartiere Boccea. «Ho saputo la notizia dalla televisione e poi me l'ha confermata il mio datore di lavoro - racconta - Thelma ancora non lo sa. È in ospedale, in attesa dell'operazione. Ancora non si riesce a muovere». Thelma, 38 anni, è ricoverata all'ospedale San Camillo. Ha riportato ferite ad una gamba, ad un braccio e in testa.
Non hanno risposto alle domande dei magistrati i due fratelli, Antony e Samuele H., fermati oggi in relazione all'incidente avvenuto mercoledì scorso nel quale un'auto in fuga ha travolto nove persone, uccidendo una donna. I
due, nel corso dell'atto istruttorio svoltosi negli uffici della questura, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande dei pm.
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