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Viadotto Himera, danni per trenta milioni. La Procura di Termini ha aperto un'inchiesta

La stima dei danni è stata fatta durante un vertice a Roma tra la Regione e l'Anas

ROMA. «Da una prima stima, per il ripristino della viabilità occorreranno circa 30 milioni di euro». È questa la cifra che sarebbe necessaria per ripristinare la viabilità dopo il cedimento del pilone sull' autostrada A19 Palermo-Catania, nel viadotto Himera tra Scillato e Tremonzelli. È quanto emerso da un incontro che si è svolto oggi a Roma, presso la sede Anas tra il Presidente dell'Anas Pietro Ciucci e il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta.

Erano presenti l'Assessore Regionale infrastrutture e mobilità Giovanni Battista Pizzo, l'Assessore Regionale del Territorio e dell'Ambiente Maurizio Croce, il capo del Dipartimento Protezione Civile della Sicilia Calogero Foti, il Condirettore Generale Tecnico dell'Anas Alfredo Bajo e il Direttore dell'Esercizio e del Coordinamento del Territorio dell'Anas Michele Adiletta. La Regione Siciliana aveva già deliberato il 12 marzo scorso lo stato di calamità naturale della zona, in conseguenza delle precipitazioni piovose eccezionali abbattutesi sul territorio tra metà febbraio e inizio marzo, richiedendo lo stato di emergenza. È stato stabilito che sarà individuato entro un paio di mesi un percorso alternativo più efficace, che consenta di attenuare i disagi agli automobilisti prima del'estate. E il ripristino della viabilità sul tratto autostradale; a tal fine domani proseguiranno i sopralluoghi congiunti dei tecnici dell'Anas, della Regione Siciliana e della Protezione Civile siciliana.

Per ripristinare il ponte, secondo una prima stima, sarà necessario un anno e mezzo di lavori utilizzando i mezzi di emergenza della Protezione civile. Pertanto la priorità è l'individuazione di un percorso alternativo. I tecnici nell'arco di una settimana valuteranno le condizioni della campata non danneggiata e se sarà considerata idonea a contenere il traffico in entrambe le direzioni saranno avviati i lavori di demolizione dell'altra campata, tempo stimato 2 mesi; nel caso che anche la seconda fosse danneggiata allora si valuterebbero lavori, se ne occuperebbe l'Anaa, in alcune regie trazzere, costo stimato 1 milione di euro.

«Ferma restando - si legge nella nota - la necessità di interventi di protezione del territorio, che dovranno essere autorizzati dal Governo, sono state affrontate le due urgenze più immediate: l'individuazione entro un paio di mesi di un percorso alternativo più efficace, che consenta di attenuare i disagi agli automobilisti prima della stagione estiva; il ripristino della viabilità sul tratto autostradale; a tal fine domani proseguiranno i sopralluoghi congiunti dei tecnici dell'Anas, della Regione Sicilia e della Protezione Civile siciliana». «Da una prima stima, per il ripristino della viabilità occorreranno circa 30 milioni di euro - prosegue la nota -. Il Presidente Ciucci ha confermato il massimo impegno dell'Anas per risolvere l'emergenza viabilità e si è dichiarato disponibile a reperire le risorse necessarie nell'ambito del contratto di programma 2015, d'intesa con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Il Presidente Crocetta ha ringraziato l'Anas per tale disponibilità, rendendosi conto dei tempi necessari per il ripristino della viabilità sull'autostrada A19 e per le opere di consolidamento della frana ed auspica tempi brevissimi per l'individuazione del percorso alternativo», conclude la nota.

La Procura della Repubblica di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta sul cedimento di un pilone dell'autostrada Palermo-Catania. L'ipotesi di reato è disastro colposo, lo stesso per il quale si indaga sul cedimento a Capodanno della struttura di accesso al viadotto Scorciavacche della Palermo-Agrigento. La nuova inchiesta è seguita dal procuratore Alfredo Morvillo e dal sostituto Giacomo Brandini. I magistrati hanno nominato propri consulenti e acquisito un'informativa dell'Anas.

Orlando: responsabilità del governo nazionale e dell'Anas. "Lo stato di incuria e la scarsa manutenzione della viabilità siciliana e del territorio, resa ancor più drammatica dal dissesto idrogeologico di cui è spesso vittima la nostra Regione, sono certamente fra le cause del cedimento di un pilone del viadotto Himera sull'autostrada Palermo-Catania, le cui gravissime responsabilità non possono che essere addebitate al governo nazionale e all'Anas le cui opere stanno sistematicamente crollando sotto il peso di inefficienze, sprechi e ruberie". Lo dice Leoluca Orlando, presidente dell'AnciSicilia.

"La Sicilia è divisa in due e intere zone dell'isola sono in stato di isolamento a causa di crolli provocati da difetti di progettazione, di costruzione e da carenze manutentorie e le arterie secondarie sono in totale degrado - continua Orlando - chiediamo una commissione parlamentare di inchiesta sugli appalti di assi viari in Sicilia, auspicando che la magistratura possa accertare le responsabilità e la eventuale riconducibilità di esse ad un sistema perverso di corruzione e interessi speculativi". Per Orlando "la nostra Regione, a causa dell'assenza di una difesa autorevole da parte delle istituzioni regionali, è in uno stato di totale abbandono ed il suo 'peso specifico' a Roma lo sottolinea e lo controprova".

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