PALERMO. La Regione corre ai ripari contro i rischi legati ai danni provocati dal maltempo e al dissesto del territorio. Nelle zone più esposte saranno attivati dei presidi sorvegliati da geologi, geometri, architetti che avranno il compito di monitorare periodicamente la situazione e lanciare l’allarme in caso di pericolo.
Sono 236 in tutto i professionisti che dovranno supervisionare le aree lambite da corsi d’acqua mentre un altro numero indefinito dovrà tenere d’occhio le zone a rischio idrogeologico. Il dipartimento della Protezione civile sta provando a realizzare l’operazione a costo zero coinvolgendo il personale dell’amministrazione regionale, che praticamente a costo zero dovrò scegliere se ricoprire anche questo incarico.
“Siamo fiduciosi – dice il dirigente generale Lillo Foti – ci sono tanti dipendenti volenterosi che hanno voglia di lavorare e mettersi a disposizione del bene pubblico”. Se queste figure non saranno trovate, allora l’amministrazione regionale ricorrerà a figure esterne attraverso delle convenzioni con gli Ordini regionali. In questo caso ogni intervento dovrebbe essere pagato sui cento euro lordi.
Maggiori dettagli sul Giornale di Sicilia domani in edicola.
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