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La Regione striglia gli uffici: diteci chi si assenta, sotto accusa undici dipartimenti

Dall’ultima rilevazione, pesantemente criticata da sindacati e dipendenti, era emersa una crescita dell’esercito di malati fra i 15 mila dipendenti nel 2014, un migliaio in più rispetto all’anno precedente

PALERMO. Undici dipartimenti e uffici regionali nel 2014 non hanno comunicato, o lo hanno fatto solo in parte, il numero delle assenze dei propri dipendenti. Mette nero su bianco i nomi dei «colpevoli» Luciana Giammanco, dirigente del dipartimento della Funzione pubblica, che ha colto la palla al balzo dell’articolo scritto pochi giorni fa dal Giornale di Sicilia sull’aumento delle assenze per malattie e permessi, per scrivere «urbi et orbi» una dura circolare di reprimenda per chi non assolve a un adempimento previsto dalla legge.

Ed ecco i settori dell’amministrazione regionale che non hanno trovato il tempo di comunicare mensilmente nomi e numeri di dipendenti assenti. Si tratta esattamente dei dipartimenti Acque e rifiuti, Programmazione, Infrastrutture mobilità e trasporti, Sviluppo rurale e territoriale, Tecnico, poi l’Autorità di audit dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea, l’Autorità di certificazione dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea, l’Ufficio speciale di coordinamento delle attività tecniche e vigilanza sulle opere pubbliche, l’Ufficio per il coordinamento dei sistemi informatici regionali e l’attività informatica della Regione e delle pubbliche amministrazioni, l’Ufficio del garante dei diritti dei detenuti e il Servizio di pianificazione e controllo strategico. Uffici noti e meno noti al grande pubblico, tra i quali saltano agli occhi gli ultimi due. Quello del Garante dei diritti dei detenuti, perché proprio da notizie di stampa alcuni dipendenti recentemente lamentavano l’impossibilità di lavorare perché in assenza di vertice e di alcuna competenza.

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