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Ingroia: la mia nomina ostacolata, c’è chi ha qualcosa da nascondere

PALERMO. «Qualcuno ha qualcosa da nascondere. E per questo motivo sono stati messi tanti ostacoli al mio insediamento a Sicilia e-Servizi. Ma il mio compito è fare chiarezza su come sono stati spesi i soldi di questa società. E all’orizzonte vedo il rischio di un terremoto alla Regione»: Antonio Ingroia entrerà negli uffici di via Thaon de Revel, a Palermo, solo lunedì ma ha già le idee chiare su quello che accadrà da lì a breve.



LE CRONACHE HANNO MESSO AL CENTRO DELL’ATTENZIONE LA SPESA DI CIRCA 200 MILIONI DI FONDI EUROPEI. E POI C’È UN BRACCIO DI FERRO FRA REGIONE E SOCIO PRIVATO SULLA GESTIONE DEI SOFTWARE. CHE IDEA SI È FATTO DI SICILIA E-SERVIZI?
«Non voglio fare l’eterno pm ma temo che dovrò andare in Procura non più da magistrato ma come persona che va a rappresentare vicende che potrebbero essere meritevoli di indagini. Sento un forte odore di illecito. Sono abituato a fare le mie verifiche, quindi attendo prima di essere più preciso. Ma ci vorrà qualche giorno e poi farò un primo quadro a Crocetta, che segue la vicenda molto da vicino».
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