PALERMO. «A chi fa queste cose, il Signore non dovrebbe dare la benedizione di avere dei figli. Ma che fa... si babbia (si scherza)». All'Albergheria, quartiere difficile di Palermo, la gente è sotto choc. La storia del bimbo di 18 mesi, ricoverato in rianimazione all'ospedale dei Bambini, trovato positivo alla cocaina e con segni di violenza, ha fatto subito il giro delle strade e dei vicoli. «Se questo bambino dovesse morire - aggiunge una signora di mezza età madre di cinque figli e con 17 nipoti - la madre ce l'avrà nella coscienza per tutta la vita». In questa zona abitano alcuni parenti del convivente della madre del bambino, fermata per maltrattamento aggravato. Davanti al teatro delle Balate i ragazzi parlano di questa storia. «È
assurdo - afferma un giovane - Ho sentito la notizia al telegiornale, che colpa può avere un bambino così piccolo». Salvatore, 40 anni, dice di avere un bimbo di due mesi: «È una
vicenda mostruosa».
«Non so cosa sia successo di preciso al bambino, non credo però che sia stato picchiato. Mio cugino ieri mattina è piombato in casa mia, era preoccupato. Mi ha chiesto se potevo accompagnarlo in ospedale perchè la sua compagna era lì col bambino. Siamo andati insieme, l'ho lasciato davanti l'ospedale e sono andato via, ero spaventato e temevo di potere essere trascinato in questa storia». A parlare è S.G., cugino del ragazzo indagato per cessione di droga, coinvolto, insieme alla sua compagna
Bimbo di 18 mesi picchiato e drogato: choc tra familiari e vicini
All'Albergheria la gente non fa altro che parlare della vicenda, definendola "mostruosa". Un parente: "Non credo che il bimbo sia stato picchiato"
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