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Inter-Napoli, Juan Jesus denuncia all'arbitro: «Ho ricevuto un insulto razzista da Acerbi»

Il difensore nerazzurro poi si è scusato e nel dopo-partita il calciatore brasiliano ha chiuso la questione: «È un ragazzo intelligente, ha chiesto scusa. Spero non accada più»

Acerbi e Juan Jesus durante Inter-Napoli

La partita tra Inter e Napoli è stata caratterizzata da un episodio di razzismo, stando a quanto denunciato dal difensore Juan Jesus all'arbitro La Penna. Il calciatore del Napoli ha riferito che Acerbi lo avrebbe apostrofato con un insulto razzista.

«In campo . ha detto Juan Jesus ai microfoni di Dazn dopo la gara - ci sta dire di tutto, lui ha visto che è andato oltre e ha chiesto scusa. È un bravo ragazzo, ha chiesto scusa e quando l'arbitro fischia, va tutto a posto. Spero non accada più, è un ragazzo intelligente».

Come si vede in un video che gira sui social, il difensore dei partenopei, peraltro ex dell'Inter, nel corso del secondo tempo si è avvicinato all'arbitro La Penna indicando Acerbi e dicendo: «Non mi sta bene, mi ha detto "sei un negro" e questo non mi sta bene». Poi, nel post partita, Juan Jesus ha smorzato la vicenda: «Ci siamo abbracciati», ha detto tra l'altro. Il brasiliano ha anche segnato la rete del pareggio del Napoli, ma dopo avere esultato ha anche alzato la mano verso i tifosi nerazzurri, scusandosi con loro, da ex.

Sulla vicenda è intervenuto, a Radio Anch'io Sport, su Rai Radio, il presidente dell'Assocalciatori, Umberto Calcagno. «La lotta al razzismo - ha detto - deve essere condotta senza se e senza ma. Sono episodi da condannare». Riferito ad Acerbi, ha detto che «si tratta di uno dei ragazzi più sereni, più buoni e che più si spende per gli altri nel nostro mondo. Non voglio banalizzare l'accaduto, ma dobbiamo stare attenti a non strumentalizzare. Abbiamo maggiori responsabilità, ma dobbiamo ricordarci che i calciatori sono vittime e non certo da compagni di squadra o avversari. I calciatori sono coloro che subiscono di più questi insulti e di certo non dalla nostra categoria».

Gli è stato anche chiesto se a suo giudizio Acerbi debba scusarsi pubblicamente. «Non credo - ha risposto Calcagno -, perché le parole di Juan Jesus sono indicative. Acerbi si è scusato subito e le scuse sono state accettate. Le cose che succedono dentro al campo non devono avere giustificazioni, ma il riconoscimento dell'errore è stato fatto da una persona che tutti riconosciamo essere un punto di riferimento nei comportamenti».

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